L'anno scorso, a Napoli, la Lazio fece scintille. A un certo punto era sul 2-0 e nessuno avrebbe scommesso un soldo sul successo finale del Napoli.
La Lazio brillò, ma poi si fece infilzare come un tordo dall'avversario, dall'arbitro e dal segnalinee, o chissà da chi altro ancora. Facemmo tre gol ( magari quattro, perché quello di Brocchi non lo videro...), ma tanta bravura non servì proprio a nulla. Tanto fumo e niente arrosto. Quel punticino - almeno - che ci rubarono a Napoli fu quello che ci mancò alla fine per strappare al'Udinese il posto in Champions League.
Non so come andrà a finire, quest'anno. Ma la differenza con l'anno scorso è stata più che evidente. Intanto, se un torto c'è stato, stavolta lo hanno fatto al Napoli con il gol di Cavani che non era in fuori gioco. E fa impressione constatare che la squadra partenopea ha ottenuto solo 9 punti nelle ultime 8 partite, cioè un rendimento quasi da retrocessione: la Champions League, al Napoli, sta costando ogni speranza di scudetto.
Quanto alla Lazio: ci siamo presentati a Napoli senza tre titolari fondamentali come Klose, Mauri e Dias, poi è uscito Hernanes, Cisse ha giocato quasi da zoppo. Una mezza Lazio. Eppure, così malridotta, ha portato a casa un punto essenziale che ha salvato il nostro primato in classifica. La Juventus, a Napoli, ci deve ancora giocare il recupero, e non è detto che possa farcela, considerando anche che il Napoli, per quella data, potrebbe aver concluso i suoi impegni di Coppa e ripreso a lottare per la classifica.
La Lazio a Napoli, quest'anno, poco fumo e tanto arrosto. Non abbiamo vinto perché mancava mezza squadra. Forse sarebbe bastato soltanto Klose. Ma abbiamo dimostrato di avere una difesa mondiale, con un Marchetti e un Ledesma da applausi. Di più non potevamo fare, e vedrete che alla fine quel punticino avrà un valore determinante.
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