Ciascuno di noi ha i propri "grazie" da raccontare. Lo scrittore Erri De Luca è riconoscente al padre e alla madre che gli hanno dato "affetto, istruzione e salute", mentre il professor Silvano Petrosino, docente di Semiotica all'università Cattolica di Milano, propone un lungo elenco che vede in prima fila la moglie, i figli, i genitori, alcuni insegnanti del liceo, gli amici.
"Soprattutto quando si è ragazzi - aggiunge - è facile non accorgersi del bene che le persone ci offrono, si pensa che tutto ci sia dovuto, si dà per scontata un'infinità di cose e di affetti: la gratitudine, quella vera a profonda, matura e cresce nel tempo; sono sempre stato convinto che, insieme alla memoria del bene ricevuto, sia uno dei segni più evidenti di un animo nobile".
(da un articolo di Cristina Uguccioni)
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