Seguo con molto interesse, ma anche con apprensione, il recente fenomeno degli "indignados": da una parte la rabbia di fronte all'ingiustizia è un segno di svolta rispetto alla colpevole e complice indifferenza del passato. Dall'altro, l'indignazione di chi non è mai stato educato a gestire la propria aggressività può essere pericolosa.
In ogni caso, meglio esprimere la rabbia che tenersela dentro, perché, come scrive Catone, "dove il fiume scorre più tranquillo forse si nasconde l'onda più alta".
(da un articolo di Giovanni Ventimiglia)
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