L'ira è una passione del tutto naturale, afferma Tommaso d'Aquino, perché "come ciascun essere desidera naturalmente il proprio bene, così naturalmente respinge il proprio male".
Insomma, l'assenza di questo tipo di ira corrisponderebbe al masochismo.
Tommaso chiarisce acutamente che "per proprio male" non bisogna intendere soltanto quello nei confronti di sé, ma anche il male subìto da coloro a cui siamo legati per parentela, o per amicizia o per la comune appartenenza a una stessa società o, alla fin fine, allo stesso genere umano.
Sorprendente modernità del pensiero del filosofo aquinate.
(da un articolo di Giovanni Ventimiglia)
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