Oggi il problema, nei confronti dell'impegno sociale, è rilevante. Lo è soprattutto nel caso delle generazioni più giovani, le quali oscillano tra un'indifferenza abulica e una ribellione contro tutto e tutti.
In quest'ultimo caso s'incontra anche chi, magari con qualche diritto che gli deriva dall'età, esorta i nostri ragazzi all'indignazione. Con il rischio, poi, che essi passino alle vie di fatto.
Ma né l'indifferenza di alcuni nè l'indignazione di altri sono la soluzione più adeguata per far fronte alle emergenze del tempo presente.
L'alternativa non è quella - estrema - tra ribellione e rassegnazione; il contrario dell'ira non è l'acquiescenza. Perché entrambi gli atteggiamenti sono, in ultima analisi, negativi. Bisogna invece assumere un'attitudine costruttiva.
(da un articolo di Adriano Fabris)
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