Ci danno tutti addosso. Siamo nervosi, e allora giù ammonizioni, espulsioni e referti negativi da parte degli arbitri. A Genova, Brighi non ha fatto eccezione.
Povero Zarate, non trovi pace.Espulso a 25 minuti dalla fine, non ha potuto darci una mano per raggiungere quel 2-2 che abbiamo sfiorato - e meritato - malgrado l'inferiorità numerica.
Così abbiamo perso per 2-1 un incontro che poteva essere positivo per noi. Andati in vantaggio con il solito Floccari dopo appena sette minuti, abbiamo visto una Sampdoria infuriata metterci sotto nel giro di altri sette minuti, quelli dal 29' al 36', prima col cuginastro Guberti - ma non stava bene a Roma? - poi con quel Pazzini che quando vede biancoceleste ci prova un gusto matto ad andare a segno.
Placatasi la Samp, la Lazio ha cercato in tutti i modi di raggiungere il pareggio. Reja ha messo dentro ben tre rinforzi per il reparto offensivo:Makinwa, Matuzalem e Mauri - il trio Ma-Ma-Ma - ...ma poi è arrivata l'espulsione di uno Zarate ingenuo e nervoso, e le carte si sono ulteriormente imbrogliate.
Malgrado ciò, la Lazio ci ha dato dentro, e ha messo in difficoltà la Sampdoria, anche se i blucerchiati avevano un uomo in più. Gli arbitri non ce la mandano liscia, Brighi non ci ha perdonato niente, e così nell'incandescente finale anche Reja ha dovuto prendere la via degli spogliatoi.
Era proprio finita. Non ci resta che accettare questa sconfitta, ma domenica prossima contro il Bari dovremo fare a meno del nostro tecnico in panchina.
La sorte, comunque, tutto sommato non c'è stata nemica. Il buon Delio Rossi ha battuto nel finale alla Favorita, con il solito Miccoli, un pericoloso Livorno, e così rimangono intatti i tre punti di vantaggio sugli amaranto, i nostri rivali diretti per la salvezza. E domenica dovremo pure fare il tifo per i giallorossi, che si recheranno a far visita proprio al Livorno. I cugini non possono mettere a rischio la loro Champions League, e perciò cercheranno a tutti i costi di vincere.
Domenica prossima sarà una giornata calda, nello scontro tra Lazio e Livorno. Noi riceveremo un Bari abbastanza tranquillo, e quei tre punti lì ci servono come il pane. Se non ce li lasciamo sfuggire, e se i nostri cugini faranno il loro interesse e il loro dovere, potremmo ritrovarci con ben sei punti di vantaggio sugli uomini di Cosmi.
Sarebbe la salvezza anticipata, a undici giornate dalla fine. Tanto più che dieci giorni dopo, mercoledì 24 marzo, turno infrasettimanale, all'Olimpico arriverà il Siena: pericoloso, sì, ma nettamente alla nostra portata.
Insomma, malgrado la sconfitta di Genova, per la Lazio le prospettive restano buone. A patto di ritrovare la calma e di avere fiducia in noi stessi.
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