I difensori sinistri della Lazio sono quattro: Kolarov, Radu, Del Nero e Bonetto. Di essi, Radu si è ormai trasformato in un centrale: a sua detta, è in questo nuovo ruolo che si ritrova meglio. Perciò ne rimangono tre, e in pratica due, se si pensa che Bonetto è un giocatore laziale soltanto sulla carta.
Alexandar KOLAROV, serbo, 23 anni, considerato uno dei più forti difensori almeno sul piano della fisicità, della forza e del tiro, proverbiale per la sua potenza. Ha raccolto, nella Lazio, l'eredità di altri due grandi giocatori serbi, Sinisha Mihajlovic e Dejan Stankovic. Viene da chiedersi perché Lotito non insista su quel mercato, che per noi è stasto ricco di soddisfazioni. I serbi hanno uno dei migliori vivai europei, e noi della Lazio lo sappiamo benissimo.
Kolarov si è affermato anche a centrocampo; le sue avanzate fanno impressione. Particolarmente impressionata è l' Inter, decisa a farlo suo: ma anche la vecchia signora Juventus ha messo l'occhio su questo gioiello.
Simone DEL NERO, 28 anni, centrocampista alle origini, rende benissimo nel ruolo arretrato, e ogni volta che è stato utilizzato ha dimostrato di essere un punto di sicurezza. Ha classe naturale e senso della posizione: alla lontana ricorda il vecchio Favalli. Lo confermeremmo ad occhi chiusi per il prossimo campionato.
Due parole per Riccardo BONETTO, trentenne, una carriera laziale molto contrastata, sempre in contestazione e raramente utilizzato. Gli scade il contratto e potrà tentare fortuna altrove.
Il giovanissimo LUCIANI è stato chiamato più di una volta per qualche uscita in prima squadra, sia a destra che a sinistra. L'avvenire è suo.
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