Povero Lotito: ma è una persecuzione contro di lui. Il Corriere dello Sport lo accusa di irregolarità nei contratti di Cruz e Zarate, e lui strilla invece che è tutto in regola.
Poi va a fare una visitina a Montecitorio, e senza peli sulla lingua si mette a punzecchiare alcuni deputati del PDL per non essere stati capaci di presentare la lista per le Regionali del Lazio. Questo nome, Lazio, in questo periodo deve essere perseguitato dalla jella.
Comunque Lotito, dovunque passa, con quella linguaccia lì, semina tempesta, talvolta simpatica, talvolta no. E sembra che pure i suoi giocatori e il suo allenatore, vedi Zarate Reja e Rocchi, stiano prendendo lo stesso vizio.
Tornando a Montecitorio, l'ultima battuta di Lotito è avvenuta nei confronti di un giornalista e di alcuni deputati dell'opposizione. Questi lo hanno sfottuto: sei venuto qui per un decreto salva-Lazio?
Lotito ha sfoggiato nei loro confronti un bel paio di corna, rappresentate dall'indice e il mignolo della mano destra, ed ha strillato: Tie'!, suscitando una sghignazzata generale.
Insomma, Lotito come al solito stava facendo spettacolo. Questo ha dato fastidio a un commesso della Camera, evidentemente romanista, che si è accostato al presidente della Lazio chiedendogli di mostrare l'autorizzazione a entrare a Montecitorio.
No, Lotito non aveva questo permesso: poteva entrare soltanto nel corridoio. Così è stato espulso, terzo laziale in tre giorni, dopo Reja e Zarate.
Sono forse le prime avvisaglie dell'imminente derby di ritorno. Manca all'incirca un mese: domenica 18 aprile. Ai nostri cugini non potremmo neanche chiedere il favore dei tre punti per la salvezza: si sa che nelle stracittadine non è consentito neanche pensarlo. Oltretutto la Roma dovrà pensare ai cavoli suoi per la Champions League.
Quel giorno ne vedremo veramente delle belle!
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