sabato 20 marzo 2010

Arrivano gli inglesi - I miei ricordi -15

Dalla balconata, completamente sfondata, di piazza San Nicola, il panorama era impressionante. Tutta la vallata del Sacco e le montagne vicine ricoperte di boschi, fumigavano per la gran quantità di cannonate subìte. Occorsero intere giornate perché il fumo si diradasse.
Dopo alcune ore, vedemmo giungere in avanscoperta due soldati inglesi muniti di grosse radiotrasmittenti, che cercavano i collegamenti con i reparti regolari.
Noi bambini ci accostammo senza timore: ci sembravano molto più umani dei soldati tedeschi con i quali avevamo avuto contatto fino al giorno prima.
- Call back! Call back|! - dicevano ripetutamente. - Rispondete! Rispondete! -
E poi arrivarono.
Il primo impatto fu gentile. Era un reparto inglese, e discretamente si accamparono alla periferia di Acuto, in un palazzone che il regime aveva realizzato per sistemarvi una grande colonia permanente di orfani romani curati dall'ONMI, la Maternità e Infanzia.
Gli Alleati vi posero le loro tende, e si presero cura anche dei bambini del paese, certamente malridotti, vestiti quasi di stracci, con le capigliature ispide e piene d'insetti.
I soldati inglesi contribuirono a dare a tutti una bella ripulita, curarono anche piccole ferite e sbucciature, disinfettarono, e poi rimandavano a casa i bambini offrendo loro caramelle, cioccolate, e qualche alimento in scatola.
La voce si sparse anche nelle case più lontane, e tutti i bambini accorrevano, ma quando arrivai anch'io forse le scorte erano finite, forse sbucciature e ferite non ne avevo, fatto sta che rimasi a mani vuote, insieme ad altri arrivati troppo tardi.
La piccola delusione fu presto riassorbita, tali e tante erano le novità nell'aria.
Conoscemmo i primi wurstel in scatola, ( "Sausage Vienne", recavano scritto i barattoli ), molto chiari, forse carne di maiale ma anche di pollo o di coniglio, con striature bianche forse di patate.
Comunque, erano abbastanza buoni: per noi, anzi, una manna. Molto meno buone erano le orribili polentine che si ricavavano da scatole di piselli in polvere : ma, accompagnate da pezzetti di pane duro, diventarono in qualche modo il nostro alimento base ( continua ).

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