lunedì 9 aprile 2012

Mauri Candreva Rocchi: uomini che risorgono

Tre grandi giocatori mancavano: Dias Lulic Klose. Ma tre grandi giocatori nuovi abbiamo trovato, Mauri, Candreva e Rocchi, dal nostro sabato di resurrezione, uno squillo nella notte di Pasqua che significa: Lazio, ci sei!
Stefano Mauri è l'uomo che, in assenza di un Hernanes in piena efficienza, ci ha dimostrato fin dal derby con la Roma che cosa significa essere un centrocampista vigoroso e onnipresente, pericoloso in area avversaria, autore di due gol acrobatici e fondamentali per le sorti della squadra. In un momento tanto delicato per lui, appena rientrato in squadra dopo un lunghissimo infortunio e invischiato in una storiaccia come quella del calcioscommesse, la leatà e la forza con cui il giocatore si sta battendo sono una rassicurazione piena per il nostro futuro che si chiama la Grande Europa.
Antonio Candreva è stato finalmente la rivelazione, col suo gioco arioso e battagliero, le idee chiare e pronte, la dimostrazione che la sua maglia azzurra di qualche anno fa non era stato un regalo, ma il riconoscimento di una classe appannatasi col tempo e soltanto da riscoprire. Reja gli ha ritrovato un ruolo adatto alle sue caratteristiche, ed ora il ragazzo potrà ritrovare completamente se stesso.
Poi c'è Tommaso Rocchi, sempre alla ricerca del suo gol numero 100, e col suo rigore finale contro il Napoli lo ha sfiorato e avuto a disposizione, se Ledesma non fosse stato il rigorista designato in precedenza. Ma la sua presenza in campo come unica punta, a 35 anni di età e col suo fisico non certo da spaccamontagne, è stata sufficiente a garantirci profondità ed efficacia nel gioco, con un comportamento tattico da vero maestro. Rocchi è chiamato al duro compito di sostituire ancora, e in partite fondamentali, il grande Klose, ma ci sta mettendo cuore, gambe e cervello, un piccolo grande giocatore che trova degno spazio nella storia biancoceleste dietro le orme del grande Chinaglia.
Con questi tre giocatori ritrovati la Lazio potrà andare lontano. Ci conforta anche il recupero della difesa, ben protetta dal solito Ledesma, che quest'anno sta dando fondo a tutte le sue risorse fisiche con grande generosità.

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