Clamoroso a Firenze: la Lazio dapprima soffre, l'ex romanista Cerci la punisce, i biancocelesti tirano fuori il cuore e la grinta, pareggiano con Hernanes finalmente tornato lui, e nel finale colgono il clamoroso successo ancora una volta con Klose, stupendo gol di testa dopo un passaggio pure di testa di Sculli.
Una Lazio tutta al contrario di quella di Lisbona, dove era stata tutta fumo e niente arrosto.
Stavolta, invece, l'arrosto è arrivato: la Fiorentina, che non aveva ancora subìto un gol in casa e che credeva di essersi spalancata la via della vittoria col "velenoso" Cerci, ha dovuto assistere alla reazione molto concreta della Lazio.
Sul pari di Hernanes ( doppio passo su De Silvestri e colpo sicuro alle spalle di Boruc ) la Fiorentina ha tentato ancora la via del successo, ma prima Silva, subentrato a Jovetic, e poi Cerci, hannno sciupato due eccellenti occasioni. Decisivi interventi di Marchetti in più di una occasione.
La Lazio, però, non è stata a guardare, ed ha avuto anche lei varie opportunità. Il portiere viola, Boruc, ha salvato almeno due volte la sua rete con grandissime parate. A cinque minuti dalla fine, grazie alla freddezza del fantastico Klose, c'è stata la svolta definitiva.
Ledesma e soprattutto Hernanes hanno risposto all'attesa, dando tonalità alla squadra. Positivo anche l'esordio di Stankevicius dal primo minuto al fianco di Dias. Nella ripresa Reja ha dato un po' di respiro ai giocatori più provati : così Sculli ha preso il posto di Radu, Lulic quello di Gonzalez, e infine Matuzalem ha rilevato Cissé.
Proprio i tre innesti sono stati i protagonisti del gran finale della Lazio,che hanno gettato sul campo le loro fresche energie, sicché la squadra ha potuto ribaltare il risultato ed ha addirittura avuto sul piede il clamoroso terzo gol con Matuzalem ed Hernanes. Ma, diciamo la verità, sarebbe stato troppo.
I tre punti di Firenze ( su tre trasferte, due vittorie e il bel 2-2 sul terreno del Milan , roba da grandissima squadra) danno sostanza alla nostra classifica, e soprattutto ci danno respiro, gioia e fiducia in vista del derby del 16 ottobre.
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