Un derby particolare per Cisse e Marchetti. Dovevano diventare giallorossi, uno o due anni fa: sembrava tutto fatto, poi la Roma non ha chiuso. Ora i due giocatori aspettano quei colori giallorossi nel derby con il cuore caldo per una rivincita, per dimostrare che la Roma avrebbe fatto bene a comprarli e ha fatto male a non credere in loro, per dimostrare che invece la Lazio ha fatto un grade affare.
Federico e Djibril, due campioni e due ragazzi d'oro. Alla Lazio sono venuti con una gran voglia di dimostrare di essere vivi e ci stanno riuscendo, mettendosi alle spalle brutte parentesi. Cisse ha riconquistato addiritura la maglia della nazionale francese, e quanto a Marchetti, le ultime brillanti prestazioni contro Palermo e Fiorentina hanno già fatto ricordare a Prandelli che a Roma c'è un grande portiere, che in nazionale era già arrivato se Cellino non gli avesse giocato quel brutto scherzo che sappiamo.
Ma in questo derby c'è altro. C'è Tagliavento che in altri derby ha avuto la mano pesante contro la Lazio, rigori contro ed espulsioni di Radu e Ledesma, riducendo i biancocelesti in nove. Possibile che all'AIA gi abbiano dato tanta fiducia? Ma alla Lazio, nervi calmi e mente distesa. Vedrete che Tagliavento stavolta non combinarà guai e vorrà dimostrare tutta la sua equità.
E Ledesma e Radu dovranno dimostrare, a loro volta, di avere la testa sulle spalle e di non portare rancore. In questi casi si vede la vera classe di un giocatore.
Poi Reja. Totti l'ha sfottuto.Tanto, lui non gioca. Dovrebbe vergognarsi, comunque, di fronte a un signore rispettabile e corretto come Reja. Infatti l'allenatore della Lazio non se l'è presa, non è caduto nel tranello, ha fatto un mezzo sorriso e ha risposto: "Pensiamo alle cose serie".
Il derby è una cosa seria, non è roba da barzellette. E speriamo che Reja sia lui a sorridere, durante e dopo la partita.
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