Reja è tornato da Firenze con un taccuino stracolmo di appunti importanti.
Sono tante le considerazioni da fare.
1) La Lazio si conferma squadra da trasferta. Tra Milano, Cesena e Firenze ha colto 7 punti degli attuali 8 in classifica, segnando tutte e tre le volte 2 reti. Un rendimento super.
2) Ritrovata l'attenzione massima e la concretezza, dopo le grandi sventatezze di Lisbona.
3) Constatazione che, più del turn over che non deve essere mai esagerato, conta l'accortezza nelle sostituzioni. L'inserimento di uomini freschi nella ripresa, come Sculli, Matuzalem e Lulic, può essere determinante.
4) E' tornato il Profeta. All'improvviso Hernanes è tornato l'uomo decisivo per le sue fulminee invenzioni, servizi e tiri determinanti. Reja in verità afferma che Hernanes c'è sempre stato, solo che il suo gioco quest'anno è meno appariscente e più sostanziale e continuo.
5) La mediana, che appare il settore meno valido, non può assolutamente fare a meno di un uomo che "pensa" come sa farlo Ledesma, o lo stesso Matuzalem. Uno dei due ci deve essere sempre, meglio se tutti e due.
6) Cissé è stanco, se ne sono accorti tutti. Ha tirato la carretta da quasi due mesi senza un momento di tregua. Questi quindici giorni di riposo sono provvidenziali, per lui: e...meno male che non lo hanno chiamato per gli straordinari nella nazionale francese.
7) Stankevicius stavolta ha fatto in pieno il suo dovere, da centrale si trova benissimo, ha fisico ed esperienza. Dei nuovi, bisogna soltanto scoprire quale è il ruolo ideale per l'albanese Cana, un fisico bestiale, energia da vendere, ma disciplina tattica zero. Dobbiamo capire che cosa può diventare nelle mani del grande maestro Reja.
8) Marchetti ormai è recuperato in pieno. A Firenze ha fatto grandi parate. Tra poco lo rivedremo di nuovo sul taccuino di Prandelli, anche se in Italia i grandi portieri abbondano.
Ci sarebbero anche altre cose importanti da ricordare. La principale è: 9) con l'acquisto di Miroslav Klose, la Lazio ha assunto una personalità diversa, più matura e temibile da parte degli avversari, specialmente in trasferta.
Ecco l'unico vero grande problema: riconquistare l'Olimpico, tornare a offrire in casa un rendimento da grande, degno del volo dell'aquila Olimpia. Nessuna occasione migliore, per constatarlo, di quella offerta dal derby domenica 16 contro i risorti cugini giallorossi.
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