Finalmente torna Stefano Mauri. abile e arruolato per il derby di domenica 16 ottobre. Mancherà invece l'aquila Olimpia, che le luci notturne e soprattutto la troppo rumorosa curva sud romanista mettono in soggezione, e alla Pretura ne sconsigliano un'esibizione quasi provocatoria.
La nostra aquila, dunque, sarà Stefano Mauri, l'uomo che nella scorsa stagione ha messo a segno ben nove assist ed anche sei gol, una cifra straordinaria per un centrocampista alla Pirlo, il quale segna solo sui calci di punizione, mentre Stefano si procura le sue reti, sempre straordinariamente belle, con azioni in linea spettacolari.
C'è ancora ci discute Mauri, pretendendo da lui quella continuità e quella assoluta precisione sotto rete che solo un cannoniere di ruolo può dare. Mauri invece sfrutta il 30 per cento delle occasioni che si procura, ma se ne procura sempre tantissime, e soprattutto le procura agli altri.
Lo aspettiamo dunque per il derby, un ritorno straordinariamente gradito dopo un inizio di torneo assai sfortunato. Il suo ritorno, il suo gran lavoro alle spalle delle punte, sollevano in gran parte Hernanes da quel faticoso compito di spola che ha dovuto finora assumere, lasciandolo più libero per le sue invenzioni e accelerazioni improvvise. Il ritorno di Mauri assume dunque una doppia valenza e importanza.
Probabile anche il recupero della "sicurezza" Biava, uomo modesto e lineare, ma affiatatissimo con Dias e tatticamente prezioso per la difesa biancoceleste. Una speciale protezione terrà al sicuro la sua arcata dentaria, messa a dura prova quel brutto giorno della sconfitta con Genoa, quando ci siamo fatti veramente del male con le mani nostre.
Ce la faremo, finalmente, in questo derby? Lulic giura di sì, Klose aspetta la sua gran giornata, e così pure Cissé. Nei "nuovi" della Lazio regna uno spiritaccio di fiducia che fa ben sperare i tifosi e soprattutto Edy Reja.
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