venerdì 7 ottobre 2011

La tartaruga batte i jet supersonici

Natura batte tecnologia 1-0. Mi riferisco a quanto avvenuto alla fine dello scorso giugno all'aeroporto Kennedy di New York City: un gruppo di circa centocinquanta tartarughe ha attraversato la pista 4L dello scalo, obbedendo alla natura che da tempo immemorabile spinge questi rettili a migrare per deporre le uova sulla spiaggia della vicina Jamaica Bay.
Le piste di uno dei più trafficati snodi aeroportuali del mondo sono state bloccate per trenta minuti , in attesa che le tartarughe fossero raccolte e trasportate al di là delle recinzioni, così da poter riprendere il proprio cammino in sicurezza.
Un animale simbolo universale di lentezza è quindi riuscito a fermare per mezz'ora i velocissimi jet pronti a solcare i cieli del mondo.
Si è ripetuto, in tal modo, il famoso paradosso del filosofo greco Zenone, noto con il nome di "Achille e la tartaruga".
( da un articolo di Fulvio Scaparro )

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