Non so come andrà a finire, questo campionato: mi basta guardare la classifica oggi, e constatare che la Lazio andrebbe in Champions League insieme a Juventus e Udinese.
Perché le cose, in casa biancoceleste, quadrassero a meraviglia, occorrerebbe che la squadra di Reja, giovedì prossimo all'Olimpico, riuscisse a battere lo Zurigo e piazzarsi al secondo posto del girone eliminatorio dell'Europa League con due o tre punti di vantaggio sia sullo Zurigo stesso sia nei confronti dei rumeni del Vaslui, che contro lo Sporting Lisbona non dovrebbero avere scampo. A questo punto, resterebbero sia la nostra trasferta in Romania sia l'incontro finale all'Olimpico contro i portoghesi, che potremmo benissimo battere nell'ultima decisiva partita, essendoci dimostrati all'altezza già nello sfortunato incontro di andata.
Questa Lazio è forte ed è capace di qualsiasi impresa. Il potenziale atomico del duo Cisse-Klose è completato non solo dalla bella vena di Hernanes, ma anche dalla scoperta Lulic, che ogni volta di più si dimostra l'acquisto più indovinato assieme a Klose, e forse ha risolto per sempre il nostro problema della mezzala offensiva. Il suo repertorio comprende infatti tenuta atletica, dinamismo e un gran tiro da vero fuoriclasse: i due gol di Bologna e di Cagliari sono stati entrambi meravigliosi.
Aggiungiamoci una difesa quadrata, con Marchetti tra i più continui porteri del nostro campionato e Konko-Radu efficientissimi, pericolosi anche nella fase offesiva. Dias ha fatto un rientro-capolavoro, e lo stesso Diakité è sembrato più maturo e convinto.
Ledesma, regista difensivo, ha nel battagliero Brocchi un compagno ideale di reparto, e ieri finalmente si è visto anche un Cana all'altezza della situazione. Quando recupereremo sia Matuzalem che Gonzalez e Mauri, anche il nostro centrocampo sarà il degno completamento di una squadra che si sta formando di giorno in giorno e crescendo come una formazione di primissimo livello.
Giovedì Rocchi, giunto finalmente a quota 100, avrà l'Olimpico tutto per lui accanto a Cisse, mentre Klose fruirà di un meritatissimo turno di riposo, magari rendendosi disponibile per un finale contro gli svizzeri se il risultato non fosse al sicuro. Il resto di un moderato turn over non ci dovrebbe impedire di arrivare a quota 6, staccando nettamente sia Zurigo che Vaslui.
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