lunedì 10 ottobre 2011

L'Italia 74.ma per il trattamento riservato alle donne

Tra pochi mesi le lavoratrici del pubblico impiego vedranno salire a 65 anni l'età in cui andare in pensione per vecchiaia. L'ha preteso l'Europa. Nel varare la riforma, il ministro del Welfare Sacconi ha valutato che, dal 2012 al 2019, rimarranno al lavoro 25 mila donne le quali, alle condizioni precedenti, sarebbero andate in pensione. Il risparmio calcolato per le casse dello stato sarebbe di 1,45 miliardi di euro.
La maggior parte dei Paesi europei contempla già un'età pensionabile uguale per uomini e donne. In quegli stessi paesi, però, le donne non si sobbarcano 21 ore la settimana di lavoro domestico come le italiane, naturalmente oltre le ore già lavorate fuori casa.
Il settimanale americano "Newsweek" ha sottolineato che, in media, le donne italiane guadagnano il 20 per cento meno degli uomini, e che l'Italia si piazza al 74° posto nel mondo per trattamento riservato alle donne. Dietro Colombia, Perù e Vietnam.

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