lunedì 17 ottobre 2011

La Roma su "Scherzi a parte": Klose risponde a Totti. E intanto Reja ha fatto 101

Lo dicevamo ieri: ride bene chi ride ultimo. E al 93' Miroslav Klose si è fatto una grossa risata, insaccando alle spalle di Stekelenburg un invitante pallonetto di Matuzalem. La risata di Klose si è propagata per tutto l'Olimpico biancoceleste, coinvolgendo in prima persona Edy Reja che aspettava da mesi e mesi la sua rivincita.
"Ho sbagliato apposta tutte quelle occasioni, compresa la traversa " - ha detto al termine Miroslav - per illudere la Roma fino alla fine. Ma poi, all'ultimo secondo, ho fatto il gol decisivo e ho gridato: "eravate su Scherzi a parte!"
Questo Klose! Ha ragione Reja, ha ragione Lotito: "Con lui, riusciamo a mangiarci i gomiti comodamente, con lui ci riesce anche l'impossibile!" E così sono venuti il gol di Milano, quello di Cesena, quello di Firenze, ed ora questo, più importante di tutti, contro la Roma nel suo primo derby. Non c'è più una "zona Cesarini", bensì una tremenda "zona Klose" negli ultimissimi minuti di ogni incontro, perché lui è lì, fino alla fine, fresco e pimpante. Davvero un acquisto sensazionale, l'acquisto di un campionissimo che a 33 anni riesce a compiere le prodezze di un ragazzo di 23.
Poi, il grande Hernanes che è venuto fuori alla distanza, illuminando la scena. Altro che stanco del volo transoceanico! E le prodezze di un battagliero Brocchi, ben sostituito negli ultimi minuti da Matuzalem. E il buon rientro di Mauri al posto dell'infortunato Gonzalez. E soprattutto la grande spinta che ha saputo dare Senad Lulic sulla sinistra, quando ha preso il posto di Radu e ha dimostrato di avere una grande personalità.
Questo derby ci ha detto tante cose. Di una Lazio sorniona e sempre più sicura di sé. Una squadra che sta maturando di domenica in domenica, e anche di mercoledì in mercoledì. Ora dobbiamo avere i giovedì di Coppa come il 20 a Zurigo, dove i tre punti sarebbero manna per rientrare subito in gioco nell'Europa League.
Dove può arrivare, questa Lazio? Non illudiamoci, ma nemmeno nascondiamoci, in una stagione in cui tutte le "grandi" vanno a corrente alternata, e noi invece sembra che stiamo indovinando la "corrente" giusta.
E non parlateci più di un "problema Reja": il problema era di chi non riusciva a capirne l'umiltà e la grande forza reale. In 59 incontri con la Lazio ha colto 101 punti, e "qualcuno" lo voleva cacciare. Era forse un romanista camuffato? E ora Totti non potrà più dire che Reja era l'arma segreta della Roma nel derby.

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