La discordia galoppa sfrenata fra il Comune di Paliano con il sindaco Maurizio Sturvi, la Provincia con l'assessore Scalia e la Regione Lazio con Marco Mattei, e con ulteriore intervento del parlamentare Enzo Carella. Tutti hanno torto e tutti ragione, tra un impazzire di sigle e di responsabilità.
Sarà Monumento Naturale, mentre fuori del suo perimetro ci si prepara a costruire per 250 mila metri cubi, riducendo la Selva a una specie di giardino condominiale? A ridosso di essa, altre strutture edilizie pesantissime da parte dei Comuni di Valmontone e Colleferro. Il cemento sta per stringere la Selva in una morsa, e nessuno riesce a individuare la via per salvarla, palleggiandosi le responsabilità.
C'è inoltre la discarica di Colleferro che incombe a ridosso di quest'area verde, ultima possibilità di respiro per una zona commercializzata e sfruttata al massimo quale è quella di Colleferro-Valmontone, una vigna in cui tutti pretendono di andare a vendemmiare e a cogliere frutti.
Chiediamo un intervento dall'alto, un "commissario ad acta" per risolvere questo problema sempre più aggrovigliato. La Natura, ormai, ha un bisogno assoluto di essere difesa da quel predatore che è diventato l'Uomo.
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