martedì 5 luglio 2011

Vita di collegio: 58. Magnifica Ciociaria

Io intanto, al mattino, frequentavo la seconda liceo e quindi rimanevo in contatto con tutti i convittori della mia classe: Parisella, Vicini, Jannarilli, Mosetti, Giurioli, Mancini di Subiaco, Amati, il filoso di Trevi nel Lazio, e tanti altri ancora. Li salutavo alle 13 per rivederli alle 8.30 del mattino successivo, insieme agli alunni esterni e alle ragazze: Albarosa Necci, Annamaria Latini, Felicia Nisini, Eugenia Evangelisti, Elsa Ceci, Cianfrocca, Malusardi ed altre ancora.
Molte di queste ragazze hanno fatto carriera: Latini insegnante di scienze, Nisini di latino e greco, Necci avvocato, e così via.
Tra scuola e collegio, i miei rapporti con l'esterno erano molto ampi e per nulla frustranti. Facevo le gite, le partite di calcio e le gare di atletica e di corsa campestre con la classe, ed anche le gite con i ragazzi e i sacerdoti dell'Ente Stampa, ad esempio visite alle grotte di Collepardo e all'abbazia di Trisulti, oppure a Subiaco e al Sacro Speco, o alle storiche città di Ferentino, Anagni e Veroli. Magnifica Ciociaria.
Tra i ragazzi dell'Ente Stampa ce n'erano alcuni che giocavano meravigliosamente a palla, e uno di essi, Marcello Macciocca, dal fisico robusto, negli anni successivi riuscì a farsi largo e diventò il centravanti e cannoniere di una squadra marchigiana di serie C. Poi finì per giocare con la squadra della sua città, l'Alatri, in un campionato semiprofessionistico, interrompendo sui trent'anni perché appesantitosi nel fisico.
Io intanto partecipavo anche agli incontri di sfida tra le classi del liceo o alle amichevoli della bella squadra del Conti Gentili. In una di queste partite, giocando da mediano, riuscii anche a segnare un bel gol da centrocampo, essendo ben allenato per le continue partite a palla nel cortile dell'Ente Stampa.
Benedetto pallone! Era sempre più presente nella mia mente, e infatti stavo già pensando che in futuro avrei senz'altro tentato la professione del giornalista sportivo, abbinando nella mia mente la passione dello scrivere con quella del gioco del pallone.

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