Sono già partiti, si stanno già allenando ad Auronzo. Manca solo lui: Djibril Cissé.
Cissé rappresenta il punto esclamativo di questa nuova Lazio, una Lazio da grande Europa, dalle ambizioni rinnovate, la Lazio dei più numerosi e più indovinati acquisti della stagione: Klose, Lulic, Marchetti, Cana, Koné, presto Parolo e un gran difensore. E poi lui, Cissé, che ha già comprato le scarpe biancocelesti, e che sta solo aspettando di presentarsi a Roma e di partire, presto presto, per Auronzo.
Per l'arrivo ufficiale di Cissé manca solo la partenza ufficiale di Floccari, conteso da Parma, Cesena, Atalanta e altre squadre di primo piano; Floccari finirà probabilmente a Parma, ha un costo e un ingaggio elevati, la Lazio dovrà forse accontentarsi di un prestito oneroso, ma già con quei due milioni potrà pagare la prima delle tre rate annuali del costo di Djibril, cioè 6 milioni.
Dopo Floccari, potrebbe partire anche Zarate, ma solo se Lotito riuscirà a strappare una cifra astronomica, vicina ai 20 milioni che Maurito gli è costato. Se Zarate parte, arriverà un altro forte attaccante, e la Lazio ci sta provando nientemeno che con Quagliarella. Ma forse alla fine Maurito resterà, è troppo caro ai tifosi, è un po' il nostro simbolo insieme all'aquila Olimpia, è l'uomo che innalzato al cielo i nostri ultimi trofei, Coppa Italia e SuperCoppa Italiana, alle quali si vuole dare subito continuità.
Aspettiamo gli ultimi colpi di una grande campagna acquisti. E poi i primi colpi sui campi di gioco di una grandissima Lazio, nelle mani del grande Reja. E di quel Tare che, da uomo che faceva ridere, si è trasformato di colpo in un talent scout di grande gittata. Esattamente come Lotito, che da presidente che faceva ridere, ora si è imposto sulla scena calcistica nazionale e internazionale.
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