domenica 2 ottobre 2011

Lazio: a Firenze contando su Hernanes e Ledesma

Due trasferte durissime in quattro giorni: dopo Lisbona, ecco Firenze.
A Lisbona la Lazio ha dato tanto e non ha raccolto niente. Se c'è una legge di compensazione, a Firenze potrebbe accadere l'esatto contrario.
La Fiorentina di Mihajlovic è un avversario da prendere con le molle, fortissimo in difesa come ha dimostrato con lo 0-0 di Napoli, un Napoli che poi è esploso sul terreno dell'Inter di Ranieri, stroncandone le ambizioni di rilancio.
All'attacco mancherà Gilardino, ma in compenso si presentano in gran vena due giovani assai brillanti, Cerci e Jovetic, il primo anche col dente avvelenato di ex romanista e...laziale di Valmontone, che per un gol alla Lazio darebbe mezzo patrimonio. Jovetic è poi uno che ha il passo del fuoriclasse, e Sinisa conta molto su di lui.
- Da domani tornerò ad essere laziale nel mio cuore - ha detto Mihajlovic - ma oggi fatemi essere viola al mille per mille -
Perciò la Lazio, se vuole farsi rispettare a Firenze anche nel risultato, dovrà fare gli straordinari, anzi, dovrà essere davvero straordinaria. E' una squadra che brilla in trasferta: tra l'anno scorso e quest'anno, Reja è imbattuto fuori casa da ben 9 partite, nel corso delle quali la squadra ha segnato qualcosa come 21 gol. E la Fiorentina è la formazione contro cui la Lazio ha segnato di più nel corso di tutta la sua storia.
Le cifre, perciò, dicono Lazio. Ma per confermarle ci vorrà una Lazio vera, dal piede centrato, e non sciupona e farfallona come è stata sul terreno dello Sporting, dove ha gettato al vento una partita che doveva essere la sua.
Sarà soprattutto la giornata di Hernanes e del rientrante Ledesma. Sono i due uomini capaci di dare concretezza al gioco laziale. Hernanes ha detto che vuole ispirarsi al suo grande connazionale Ayrton Senna. Da lui deve prendere coraggio, e soprattutto una grande velocità di riflessi.

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