Quanti libri ha il Papa? La domanda pare giocosa, ma la Biblioteca Vaticana è uno scrigno talmente prezioso da essere considerato patrimonio dell'umanità. Essa raccoglie, infatti, circa un milione e 600 mila volumi a stampa, 180 mila manoscritti, oltre 8 mila incunaboli, 300 mila tra monete e medaglie, 150 mila stampe, disegni e matrici, e altrettante fotografie.
La storia moderna della Biblioteca Apostolica Vaticana comincia a metà del Quattrocento, epoca della nascita della stampa: fu papa Niccolò V a volere che i codici greci, latini ed ebraici, aumentati notevolmente di numero durante il suo pontificato, fossero aperti alla consultazione e alla lettura degli eruditi. Tra il 1587 e il 1589, Sisto V, poichè la struttura non riusciva più a contenere il materiale in crescita continua, scelse di far costruire la nuova sede, ancora oggi frequentata da circa 20 mila studiosi all'anno.
Tra i pezzi più emozionanti si ricorda il Papiro Bodmer XIV-XV ( il manoscritto più antico dei vangeli di Luca e Giovanni, trascritto negli ultimi decenni del II o agli inizi del III secolo), e una versione della Divina Commedia con le illustrazioni di Sandro Botticelli.
(da un articolo di Alessandra Borghese)
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