Klose si è quasi del tutto ristabilito, e certamente Reja non vorrà fare a meno di schierarlo a Lecce. Ma di attaccanti la Lazio ne ha talmente tanti che potrà realizzare almeno due tandem. Il primo è quello preventivato Cisse-Rocchi, e il secondo potrebbe essere benissimo quello formato da Klose e Sculli. Tutta gente che il gol lo conosce bene. E pensate che avanza anche un Libor Kozak, altro fior di cannoniere che di questo passo non potrà che finire in prestito alla Sampdoria o al Cesena a gennaio.
Giochi chi giochi, la Lazio ha le armi giuste per passare a Lecce, se non ci fosse in campo salentino tanta rabbia per la precaria e disperata posizione in classifica e tanta voglia di reagire, esaltata dal rabbioso impegno di Serse Cosmi, famoso per la sua militanza nel tifo romanista e per la sua antilazialità.
Ma Reja invita i suoi alla calma: l'occasione è buona per sfruttare la solidità della difesa guidata da Marchetti, la verve del centrocampo pilotato da Ledesma, nostro metronomo di classe, e le estrosità di un attacco che vede Rocchi alla rincorsa di Giordano come quarto cannoniere laziale di tutti i tempi.
Vorrei essere a Lecce per divertirmi un bel po' e per vedere la Lazio, se avrà i nervi a posto, rosicchiare possibilmente qualche punto alla Juve rabbiosamente puntata dalla Roma all'Olimpico romano, e al Milan impegnato sul terreno del Bologna del rifiorente Di Vaio. Rischia qualcosa perfino l'Udinese a casa sua contro un Pellissier a caccia della rete numero 100 quasi alla pari con Rocchi, e col suo tecnico ciociaro Di Carlo che chiaramente tifa Lazio.
Domenica sera sarà forse bello per Reja fare un po' di conticini.
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