Sulla carta sembra facile la partita della Lazio sabato sera a Lecce. Ma è una partita che puzza di zolfo: intanto, quei colori giallorossi dei salentini, e poi vero giallorosso è Serse Cosmi, che ha assunto le redini del Lecce da pochi giorni, proprio alla vigilia di questo che per lui è un vero derby.
Non ci sarà quasi sicuramente Klose, un po' infortunato e un po' bisognoso di tirare il fiato, ma non c'è da preoccuparsi troppo, perché il Rocchi ammirato contro il Novara è ben più che una riserva, e al Lecce ha sempre infilato gol in quantità.
Rocchi farà coppia con Cisse, e al francese, che potrà lavorare più accentrato, si offre di nuovo l'opportunità di tornare al gol ritrovando fiducia e condizione, e smettendola finalmente di colpire pali e traverse come se si trattasse del centro del bersaglio e non della sua risicata periferia. Hernanes, Lulic ed eventualmente Sculli non sono poi dei "bamboccioni", e anche loro sanno guadagnarsi il pane facendolo gol con una certa rassicurante frequenza.
Infatti la Lazio, se ha la seconda difesa del campionato, ha anche il terzo-quarto attacco, con 19 reti segnate in 13 incontri: la nostra differenza reti è la stessa dell'Udinese.
Stiamo dicendo che la Lazio è una squadra completa, matura ed equilibrata,e può fare a meno di tre uomini di gran valore come Klose, Dias e Mauri senza abdicare a un ruolo di secondo piano.
Stia molto attenta, però, ai veleni di Serse Cosmi, se vuole riguadagnare qualche punto su Juve, Milan e Udinese, impegnate rispettivamente sul terreno della Roma e del Bologna e contro il Chievo di un certo Pellissier, uomo anche lui da 100 gol in serie A proprio come Tommaso Rocchi.
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