Lapponia, la zona più nordica e più fredda della nordica e fredda Finlandia. Là vive Santa Klaus, conosciuto meglio da noi come Babbo Natale. Nel caso specifico, è il presidente di una squadra di calcio di terza divisione, che va in giro con tanto di barba bianca anche quando è Pasqua, e dice di fare tifo per due fuoriclasse tedeschi, Schweinsteiger e soprattutto Miroslav Klose. Dunque, Santa Klaus, lassù in Lapponia, segue anche la Lazio e fa tifo per i colori biancocelesti per amore del suo campionissimo Miro Klose.
Che volete di più ? Acquistando Miro Klose, dunque, la Lazio ha fatto un doppio affare, perchè si ritrova tra i propri tifosi nientemeno che Santa Klaus. Già, proprio lui, colui che porta i doni ai bambini buoni: perciò, se Lotito si comporta da buon bambino e impara a non dare troppi calci agli stinchi a Petrucci, al CONI e alla Federcalcio, può aspettarsi che Babbo Natale gli porti in occasione delle feste un bel dono.
E come dono, noi tifosi laziali non abbiamo troppe pretese: non vogliamo né Podolski né Krasic, né Palombo né Parolo: ci basterebbe che Babbo Natale ci riportasse quel Cisse che è arrivato assieme al suo caro Miro Klose ma ancora non riesce a far bene come lui pur avendo premesse analoghe (più di 220 gol in carriera) ed anche tre annetti di meno. In tre anni,gente come loro riesce a fare anche 60 gol, e se Cisse si decidesse a farli per la Lazio sarebbe davvero il miglior dono che Santa Klaus potrebbe fare a Lotito e soprattutto a noi umili tifosi.
E allora...da Santa Klaus ci aspettiamo una sola cosa: che dopo le vacanze Djibril Cisse rinasca e torni grande, grande come le sue premesse decennali e le sue promesse di agosto.
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