Nella gran fortuna di avere avuto un enorme Klose, a Lecce la Lazio ha avuto la terribile sfortuna di aver perduto un portiere in forma strepitosa come Federico Marchetti, stramento al bicipite femorale destro.
Sì, è vero, Carrizo è stato bravo, non ha subìto gol, si è distinto in parecchi interventi: per il campionato andrà bene. Ma per l'Europa? Siamo nei guai: Carrizo non è nella lista presentata ad agosto e quindi non può giocare. Bizzarri è vittima di un lungo infortunio. Non basta: anche il giovane Berardi, ben collaudato fin dal ritiro di Auronzo, è indisponibile per infortunio, per cui si dovrà ricorrere all'esordio del giovanissimo Scarfagna. Può essere un segno del destino, in un senso o nell'altro: è in occasioni come queste che nascono gli eroi.
Certamente, su cinque portieri, averne disponibile uno solo è un vero e proprio record. Passerà anche questa buriana che ci colpisce per l'Europa, mentre per il campionato il buon Carrizo - che voleva tornarsene a Buenos Aires - dovrà coprirci le spalle nelle partite finali di questo 2011.
La Lazio sta scontando, in questo periodo, una serie d'infortuni non indifferente, ma almeno un segno buono c'è: si è rivisto in allenamento il tanto atteso Stefano Mauri, e il suo rientro nei piani di Reja è ormai imminente. Certo, la lista degli infortunati fa impressione. Marchetti, Konko, Biava, Dias, Brocchi: abbiamo mezza squadra fuori, un'intera difesa, ed è stato un vero miracolo se, prima di Lecce, abbiamo subìto un solo gol in otto giornate tra campionato e coppe. Vuol dire che l'organizzazione di gioco della Lazio è più forte di ogni disgrazia, e che Klose riesce spesso da solo a tenere a galla i risultati.
A Lecce si è rivisto un Cisse in buona vena. Reja lo sta aspettando: - Se Djibrill ritrova se stesso - ha detto - potete star sicuri che la Lazio andrà molto lontano -
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