Che partita, ragazzi! E che grande occasione ha perduto la Lazio di scavalcare l'Udinese e di portarsi al secondo posto in classifica.
E' stato l'ex laziale Pinzi a spegnere questo bel sogno biancocelestea un quarto d'ora dalla fine. Lulic e Klose, con due grandi gol, avevano rimontato il vantaggio udinese di Floroi Flores al 27', e fino al 42' del primo tempo la Lazio di Reja, schierata con un inedito 3-5-2, era stata messa sotto dai friulani, che, anche se privi di Di Natale, stavano strapazzando i laziali, con un Cavanda che andava in confusione di fronte al duo Pasquale-Floro Flores.
Per fortuna, a tre minuti dal termine del primo tempo, Lulic ha avuto una grande intuizione e infilzato la difesa friulana rimasta ferma.
Nella ripresa, la Lazio si è scatenata, e ha raggiunto il vantaggio con Klose dopo appena otto minuti, su uno spunto di Rocchi.
Reja ha tentato di controllare l'incontro innestando Hernanes al posto di Rocchi, e la Lazio ha avuto grandi sprazzi di gioco, ha mancato con Klose un'occasione unica, ma ecco improvvisa la mazzata ad opera di Pinzi, che ha sfruttato uno dei tanti spunti creati dai friulani dopo l'ingresso in campo dell'insidiosissimo Di Natale. Era il 30', restava un quarto d'ora di speranza, la Lazio ce l'ha messa tutta, ha avuto altre due o tre occasioni per passare. Entra anche Kozak negli ultimi cinque minuti, ed è proprio Libor a sfiorare la vittoria al 92', mancando la palla di un soffio con un tentativo alla disperata, con la rete spalancata davanti.
Per il gran cuore e il gran gioco messo in mostra nella ripresa la Lazio avrebbe meritato questa vittoria importantissima. Il sogno è svanito, ma non sono svanite le speranze e le ambizioni biancazzurre. Mercoledì c'è il Chievo, mercoledì c'è anche Udinese-Juventus, e forse il sogno può anche tornare a sorridere agli uomini di Reja.
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