mercoledì 21 dicembre 2011

Col Chievo è la partita del Profeta e del Leone Nero

Anche se il Chievo è la nostra bestia nera all'Olimpico ( a Verona no, lì vinciamo sempre noi!), prepariamoci stasera ad assistere ad un altro grande spettacolo. Quando giochiamo noi, Udinese-Juventus sarà già finita, ed avremo il grosso vantagggio di conoscerne il risultato e di regolarci in proposito.
Questa è la partita dei grandi recuperi: finalmente rientra Konko, la cui importanza si avverte soprattutto quando manca: Dias è tornato, Biava e Radu sono lì a completare una linea difensiva che può permettersi il lusso di avere una riserva come Diakité in odore di maglia nazionale francese.
E' il rientro anche del Profeta Hernanes, un altro che tutti criticano quando è in campo, ma poi quado non c'è avvertiamo il peso della sua assenza: quel quarto d'ora d con l'Udinese ne ha mostrato tutta la grandezza. Ora Hernanes è più consapevole di quello che i tifosi si aspettano da lui, e contro il Chievo vorrà disputare un incontro maiuscolo.
Infine Cisse. E' rimasto seduto tranquillo in panchina per novanta interi minuti e non ha sbraitato: anzi ha capito cosa significa mettersi a disposizione della squadra. Si è riposato, si è ricaricato, ed anche a lui Reja stasera concede i novanta minuti della rinascita e dell'importanza di rompere il ghiaccio con la rete avversaria, lui che è stato due volte cannoniere di Francia e due volte cannoniere di Grecia. Vedrete che, magari per sbaglio, il gol presto arriverà, e sarà l'inizio di una lunga serie.
Stasera sapremo se la Lazio resterà agganciata alle tre di testa, o se per un po' dovrà navigare in riserva. E potremo andare in ferie fino a dopo la Befana aspettando la calza dell'anno nuovo piena di regaletti calcistici (se non Podolski, magari Medunjanin).

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