mercoledì 14 dicembre 2011

Grande Lazio sale in Europa - Gol di Kozak e Sculli

Un doppio 2-0 decide il passaggio ai sedicesimi dell'Europa League. Vince 2-0 la Lazio sullo Sporting Lisbona, perde 2-0 il Vaslui a Zurigo. Tutto deciso già al 25' della ripresa, quando la Lazio aveva concluso due volte a rete con Kozak e Sculli, e da Zurigo è giunta la notizia del vantaggio svizzzero, raddoppiato poi al 40', quando un enorme respiro di sollievo si è levato dalle scalee dell'Olimpico.
La serata si è aperta col magnifico volo dell'aquila Olimpia, che ha finalmente compiuto il triplice giro e si è posata con bella grazia sul trespolo a lei destinato.
Una serata cominciata con qualche incertezza, con la Lazio che non riusciva a trovare la via del gol. Ma finalmente una bella progressione di Lulic al 41' metteva Kozak in condizione di girare a rete di testa e di guadagnare il sospiratissimo vantaggio. Per come si sarebbero messe le cose, la Lazio avrebbe passato il turno anche con un pareggio, ma pian piano è uscita fuori la bella squadra che conosciamo, anche se ridotta ai minimi termini in difesa e con molti uomini di rincalzo in campo.
Il 2-0 è maturato al 10' della ripresa con un bellissimo invito di Diakité - gran partita, la sua - raccolto da Sculli, che ha insaccato magistralmente passandosi la palla dal piede sinistro al destro.
A quel punto, con animo trepidante, si aspettavano notizie da Zurigo, temendo il peggio e sperando il meglio, che è venuto puntualmente liberandoci da un incubo. Siamo in Europa, venedì sapremo con quali grandi avversari saremo capitati, ma intanto la nostra strada è libera, e ne siamo felici.
Belle le prove di Diakité e di Bizzarri, che ha dato sicurezza al reparto e salvato la rete su una punizione di Bojinov. Bene Cavanda dopo un inizio così così, bello l'esordio di Enrico Zampa al posto di un Hernanes non in vena. Gonzalez ha sostituito Cana nella ripresa, e Klose è subentrato a Kozak negli ultimi dieci minuti, facendoci sentire tutti più tranquilli e sicuri di quel che stavamo facendo. Un grande elogio anche a Reja che ha fatto miracoli coi pochi uomini rimasti, e che ha avuto uno spettacolare applauso dalla folla in quel finale in crescendo che ha portato la Lazio in paradiso.

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