Domani a Trabzon, finalmente è arrivata l'ora di Felipe Anderson. Petkovic getta in campo tutto il suo coraggio, e lancia contemporaneamente i due pezzi più significativo della campagna acquisti della Lazio, i ventenni Felipe Anderson, Brasil, e Brayan Perea, Colombia.
Li lancia proprio nella bolgia di Trebisonda, dove li aspetta una partita terribile, che ricorda quella dell'anno scorso contro il Fenerbahce, quando uno spietato arbitro russo ci costrinse all'unica e decisiva sconfitta in Europa League nell'anticamera delle semifinali.
Ci vorrà un grande coraggio per la Lazio, a tentare di uscire imbattuta da Trebisonda, dove anche un pareggio sarebbe decisivo per il suo passaggio agli ottavi e quindi alle fasi decisive della seconda coppa d'Europa.
Petkovic schiererà probabilmente, alle spalle del velocissimo contropiedista Perea, un centrocampo tutto brasiliano, con Ederson, Hernanes e Felipe Anderson, per vedere quanto vale e quanto può fare se il fiato lo sorreggerà per almeno un'ora. Poi verrebbero i soccorsi da parte di Gonzalez e dello stesso Candreva se non fosse schierato fin dall'inizio.
Sarà dunque una Lazio assolutamente nuova, con Lulic arretrato per sopperire alla defezione di Pereirinha, nuovo infortunato di questa difesa così tartassata dalla malasorte.
L'importante, però, come dice un antico proverbio, è "non perdere la Trebisonda".
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