Mentre la grande Roma riposa sugli allori, la piccola Lazio arriva a Cipro con una gran fame di Europa. L'Europa è bella, permette grandi viaggi, permette che si parli di te anche se non sei proprio uno squadrone, anche se hai tanti probemi.
Ma hai anche la possibilità di risolverli, un'occasione in più per risollevarti, il tuo orizzonte è più ampio, e vuol dire che in qualche modo te lo sei meritato. Cogli al volo l'occasione, capitano mio capitano! Sali sul tavolo della competizione continentale, mostra il tuo reale valore. Non c'è Lulic, non c'è Candreva, due gravi perdite a centrocampo: ma torna Klose, torna Radu, ecco di nuovo Ledesma e Gonzalez, ecco di nuovo la fiducia nel giovanissimo Keita, l'assist-man europeo a cui Hernanes e Floccari debbono i loro gol continentali. Lazio ancora imbattuta, Lazio ancora prima. l'Europa è tutta un'altra storia, e la vogliamo vivere intensamente.
La Lazio, insieme a Juventus, Milan, Napoli e Fiorentina, ha il dovere di tenere alto il vessillo del calcio italiano in Europa. Visto con quanto orgoglio la Juventus ieri sera si è battuta a Madrid contro il grande Real? La Juventus è stata la vincitrice morale di quella partita decisa da un'espulsione ingiusta di Chiellini. Spesso in Europa gli arbitri ci maltrattano. La Lazio è avvisata, nervi saldi e tutto sarà più semplice, la forza per vincere l'abbiamo con noi.
Ci basta anche un pareggio, a Limassol, per tenere a bada i ciprioti, terzo incomodo del girone dopo Lazio e Trebisonda. Poi potremo domarli all'Olimpico, anche se la curva nord resterà vuota, a scontare i peccati di quattro sconsiderati che fischiano i neri di fuori senza ricordare che ne abbiamo tre o quattro in casa: Keita, Cavanda, Ciani, Tounkara...Tanto nostro avvenire, tanta Europa integrata. Fischi e bù sono roba di altri tempi, ormai passati per sempre.
Avanti, Lazio, dunque: forte a Limassol. L'Europa è nostra.
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