Sono passati degli anni. Damiano e Roberto hanno lavorato senza sosta, ordinazioni di cancellate, di porte, di balconi in ferro, perfino di qualche spalliera per i ponti. L'officina si è ingrandita ed ha assunto anche un paio di garzoni giovani e in gamba, ai quali Damiano fa da istruttore.
Damiano si è costruito una bella casa accanto a quella di Roberto, contigua all'officina. E' circondata da un grande orto-giardino nel quale l'uomo lavora incessantemente nel tempo che gli rimane. L'uomo è sempre giovane e vigoroso, non mostra gli anni che ha, sembra sempre che ne abbia quaranta.
Ora una donna ce l'ha. Si chiama Ornella, e gli sta accanto appena può, appena Damiano respira dalle sue pesanti ore di fatica. Ornella ha trentacinque anni, una donna dalla bellezza matura, dai lunghi capelli neri e la carnagione ambrata. Non vivono insieme, l'uomo non la sopporterebbe più di tanto, ma gli prepara i pasti, gli tiene in ordine la casa, e qualche sera si trattiene di più per una pulizia a fondo, per lucidare i mobili e spolverare i libri della biblioteca che l'uomo ha messo su piano piano, centinaia di libri importanti, classici, enciclopedie, trattati di scienze e di filosofia, opere che Damiano legge e consulta con una certa frequenza ed impegno, specialmente nei giorni di riposo e di vacanza.
Che Ornella e Damiano siano qualcosa più che semplici amici tutta la gente lo pensa, ma nessuno può esserne sicuro. La coppia è molto riservata e corretta.
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