Siamo rimasti piuttosto delusi dello 0-0 con la Fiorentina. La Lazio ha creato almeno dieci occasioni da gol, ma non è riuscita a realizzarne nemmeno una. Perea, Ciani, Candreva, Hernanes hanno avuto più volte l'opportunità di deporre alle spalle di Neto il pallone da tre punti, ma la fortuna non ci ha mai aiutato. Sarà per la prossima volta, magari a Bergamo contro l'Atalanta, quando il campionato riprenderà dopo la pausa internazionale.
Una pausa molto opportuna per noi, che dobbiamo recuperare alcuni giocatori importanti per il nostro scacchiere, su tutti Miro Klose, la nostra arma offensiva numero uno. Ora potremo affancargli un Perea molto svelto e battagliero, che accanto a lui potrà compiere i necessari progressi per diventare un forte attaccante.
Intanto la squadra sta ritrovando se stessa nel reparto difensivo, malgrado l'assenza di quasi tutti i titolari, Konko, Biava, Novaretti, Dias e Radu. Dopo il 4-1 con la Juventus, la nostra difesa era al sedicesimo posto fra tutte quelle della serie A. Dopo il derby eravamo al dodicesimo posto; ora siamo al settimo, e solo Roma, Napoli, Inter, Juventus, Fiorentina e Udinese hanno fatto meglio di noi, che però in sette giornate abbiamo affrontato già quattro di queste squadre, Udinese, Juventus, Roma e Fiorentina, un calendario particolarmente cattivo che ora comincerà a diventare più dolce e alla nostra portata. Non possiamo che risalire, e siamo a soli tre punti dal quarto posto, per ora l'unico traguardo al quale possiamo puntare. Ma chissà, col tempo le cose potrebbero anche migliorare.
La squadra, infatti, sta dando segni di vitalità. Dopo il derby, la Lazio è imbattuta e in crescita. Stanno maturando giovani interessanti come Perea e Felipe Gonzalez. Stamattina, a Formello, mancavano all'appello ben dodici nazionali. Segno che la Lazio c'è, gli uomini di classe non mancano, bisogna crederci e puntare a un avvenire forse non troppo lontano.
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