Quel mio gesto rabbioso è stato interpretato male. Ho guardato i tifosi della curva nord, e poi ho tirato un calcione al cartellone pubblicitario, e qualcuno ha detto che ce l'avevo con i tifosi della Lazio.
No, io li amo, i tifosi della Lazio, non avrei mai potuto essere così maleducato con loro. Ero invece arrabbiato con la sfortuna che ci ha perseguitati dall'inizio di stagione, rompendoci le uova nel paniere e mandando a male la nostra bella frittata, quella del trionfo nella Coppa Italia e dell'ingresso nell'Europa League.
I tifosi laziali meritavano che la squadra uscisse dal fantasma della crisi, e con quel calcione io ho voluto interpretare il loro pensiero. Vai, si ricomincia, due gol in soli tre minuti, Miro Klose ancora ci riesce ad andare a rete, Miro Klose ha solo 35 anni contro i 37 di Totti, e dunque può contare ancora su due buoni anni di carriera con tanti gol.
Dicono che voglio andarmene in Germania, no, altri dicono che ho scelto l'America, e altri ancora che voglio andare in Inghilterra. Ma io a Roma mi sono trovato sempre bene, e la mia carriera calcistica qui è rifiorita, ho ritrovato il feeling con la maglia bianca della Germania e il primato dei gol segnati in nazionale. Che cosa voglio di più'?
Certo, questa sfortuna che ha perseguitato la Lazio per tre mesi se l'è presa in particolare con me, ma ora è finita. La piccola operazione al piede mi ha rimesso a nuovo. Di gol ne farò ancora tanti, e la Lazio farà ancora tanti gol.
Tifosi, seguiteci con amore. Vi promettiamo ancora tante cose belle. Parola di Miro Klose, che non ha mai tirato calci per dispetto contro la sua tifoseria, ma le ha solo voluto bene.
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