C'è voluto Miro Klose, entrato in campo all'inizio della ripresa al posto di Ederson, a scacciare i fantasmi della crisi. In tre minuti, dall'8' all'11', Klose ha spedito di testa in rete il pallone del sospirato vantaggio, e poi ha costretto la difesa cagliaritana al calcio di rigore con un'azione travolgente: dal dischetto, Candreva ha realizzato il 2-0 e assicurato alla Lazio tre punti di platino.
La squadra biancoceleste, orfana di Klose, nel primo tempo ha balbettato per 45 minuti il suo gioco inconcludente, tenuta a bada da un Cagliari bene organizzato. Finalmente Petkovic si è convinto a gettare nella mischia il vecchio campione, che lo ha ripagato con una partita maiuscola, riportando l'entusiasmo tra i tifosi.
Tutto è diventato facile, a questo punto, per la Lazio, che ha centrato un palo con un colpo di testa di Perea, e sul tapin Miro ha mancato il facile 3-0. Il gioco della Lazio si è aperto, belle iniziative di Pereirinha e sprazzi di classe individuali di Felipe Anderson. Ciani ha rilevato l'infortunato Novaretti, e nel finale Cavanda ha preso il posto di Felipe.
Il Cagliari ha tentato inutilmente di rientrare in gioco nel finale, dando qualche grattacapo a Marchetti. Nel complesso, la difesa ha sostenuto una prova convincente.
Questa vittoria, così attesa, riporta la pace e la fiducia in casa Lazio, che risale due posizioni in classifica e si appresta mercoledì a tentare l'impresa al Meazza contro un Milan in crisi. Piano piano la Lazio ritroverà se stessa, proprio perché finalmente ha ritrovato Miro Klose, un campione dalla classe infinita.
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