Piccoli laziali crescono. Ultimo a esplodere è il sedicenne polacco Michal Borecki, classe 1997, arrivato a Formello lo scorso agosto, finora non utilizzato perché privo di autorizzazione della FIFA. Ma finalmente questa è arrivata, e Simone Inzaghi per gli allievi e Alberto Bollini per la Primavera finalmente potranno usufruire del suo bel gioco a centrocampo, una vera risorsa.
Per ora Michal si è messo in luce con la nazionale polacca Under 17, partecipando da titolare alle prime due gare di selezione per gli europei 2014. Due gare vittoriose, che hanno messo in evidenza il suo talento.
La Lazio continua a pescare, con il talent scout Igli Tare, in tutte le parti del mondo calcistico, e Borecki è solanto l'ultima pedina di una lunga serie, che sta facendo del vivaio della Lazio una vera miniera internazionale. Ora i giovani calciatori di talento la Lazio li accoglie quando sono ancora pulcini implumi, li svezza, li fa crescere e poi li conduce fino alla prima squadra. I primi arrrivi con queste caratteristiche rispondono al nome di Cavanda e di Keita, ma tanti altri stanno crescendo, e presto li vedremo alle dipendenze di Petkovic. Un altro di questi sarà Antonio Rozzi, che si sta svezzando nel Real Madrid B, ma col prossimo agosto la Lazio lo riavrà indietro e lo schiererà tra i convocati per la nuova stagione calcistica assieme ai Perea, ai Kieta, ai Felipe Anderson, agli Elez e ai Tounkara. Tutto frutto del costante lavoro di Igli Tare, talent scout di grande valore.
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