Nella Lazio delle ultime settimane, due cose saltano gli occhi: il declino di quel campione che è Anderson Hernanes, e il ritorno di quell'altro grande asso della difesa che risponde al nome di Radu. La negatività che ha investito Hernanes si riflette nel gioco della Lazio, che non è più scintillante come quello della scorsa stagione, quando aveva fatto innamorare molti critici. Il Profeta non trova la posizione giusta, vaga per il campo come un fantasma, e il gioco della Lazio ne risente. Lo si è visto in maniera più che evidente nel primo tempo di Milan-Lazio, e quando Onazi ha preso il posto di Hernanes le cose sono immediatamente cambiate, con una Lazio veloce e aggressiva che ha messo in difficoltà quel Milan fino ad allora dominatore.
Per fortuna della Lazio, dietro, da quattro turni, è rientrato il preziosissimo Radu, il nostro unico grande difensore. Le cose, là dietro, si sono aggiustate malgrado la pesante assenza almeno di Biava, per non parlare del declino di Dias, un altro brasiliano che la Lazio sta perdendo e che a gennaio se ne andrà.
Da quando è tornato Radu, su quattro partite la Lazio ne ha chiuse due con zero reti al passivo e ne ha incassate in tutto tre, risalendo dalla quattordicesima alla sesta posizione fra le difese meno battute, malgrado le gragnuole di gol subite nella parte iniziale della stagione.
Dopo il derby perso con la Roma, la difesa della Lazio è risalita al quarto posto con appena sei reti subite, piazzandosi alle spalle della Roma con zero, del Napoli con 4 e dell'Udinese con 5, davanti a Juventus, Genoa e Atalanta con 7, Sampdoria con 8, Sassuolo e Fiorentina con 9. La ritrovata saldezza difensiva ci sta permettendo quella risalita in classifica che diventerà notevole quando la squadra avrà ritrovato completamente se stessa anche negli altri reparti, a cominciare da quel centrocampo che è stato sempre il nostro punto di forza, ma che in questo momento risente della stagione no del Profeta.
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