Una Lazio giovane di prospetta per il futuro. L'anno scorso è stato particolarmente significativo, in questo senso, a Formello: in pieno accordo, Petkovic, Lotito e Tare hanno cominciato a raggruppare alcuni giovanissimi di grande valore, arricchendo la Primavera e in prospettiva anche la rosa dei titolari.
Per la prossima stagione, un posto prenotato in prima squadra se lo sono assicurato sei o sette giovanissimi di grande valore. In prima fila quell'Onazi che a diciotto anni è diventato campione d'Africa con la Nigeria, e ormai può già considerarsi un lancio riuscito. Accanto a lui il centravanti Antonio Rozzi, cannoniere emerito, buttato in campo in quattro o cinque occasioni dal tecnico di Sarajevo, con risultati assai promettenti. La Lazio si è intanto assicurato l'attaccante columbiano Perea, classe 93, del Deportivo Calì, e Perea è già una certezza, un uomo da poterci contare per la prossima stagione.
Intanto si avvicina l'ora dell'esordio anche per tre "genietti" del calcio, che la Lazio sta coltivando pazientemente e che sono ormai maturi per il gran salto: si tratta degli attaccanti Keita e Tounkara e del centrocampista Milos Antic, autentici inventori di gioco, e il primo, Keita, anche inventore di gol sensazionali, che se manterrà anche solo una parte delle sue enormi prospettive dovrebbe regalare ai tifosi della Lazio molte soddisfazioni.
Sulle orme di questi giocatori già abbastanza avviati, la Lazio è sicura di portare ancora a Formello altri ragazzi di grande avvenire, da affiancare ai Cataldi, Strakosha, Crecco, Lombardi e altri giovani che stanno già crescendo bene nel rinnovato vivaio di Bollini, il tecnico che è riuscito a portare la Primavera per ben sei volte alle finali nazionali rinnovando una grande tradizione, quella dei Giordano, Manfredonia, D'Amico, Di Vaio e dei tanti romani di Roma del grande calcio laziale.
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