Grosse novità in vista per la Lazio. Federico Marchetti, il portierone da nazionale, è corteggiatissimo dal Milan, che offre 13 milioni e il centrocampista francese Flamini. La Lazio ovviamente risponde di no, Federico non si tocca. Ma non si sa mai. Ogni occasione per monetizzare non va lasciata cadere alla leggera. Coi quattrini arrivano buoni rinforzi. Se Marchetti se ne va, è pronto un bel vice, si chiama Mattia Perin, ha solo ventun anni, ha avuto una bella stagione nel Pescara malgrado la sua difesa sia risultata la più perforata.
Perin è al Pescara solo in prestito, di proprietà è del Genoa, e visti gli ottimi rapporti Lotito-Preziosi ci sono eccellenti posibilità che la Lazio, in caso di bisogno, chieda al Genoa la proprietà (o la comproprietà, come ormai è invalsa l'abitudine per ammortizzare in due anni un acquisto un po' pesante) del bravo Perin, un giovanissimo da lanciare nel firmamento del grande calcio.
Intanto se ne va anche Zarate. Vincerà la controversia con Lotito e andrà via a costo zero o giù di lì. Sembra sia in trattativa, seria, con il Manchester City, dove gioca il suo connazionale Aguero, amico personale di Maurito, e dove il nuovo allenatore è un altro sudamericano, Manuel Pellegrini, che conosce bene Zarate per averlo già allenato in passato. Una notizia agro-dolce, dato che i tifosi laziali amano sempre Maurito e sarebbero felici di vederlo ancora in biancoceleste, sia pure quello del Manchester City, l'ex squadra di Roberto Mancini. Così è il calcio, così è la vita: morto un papa, se ne fa un altro. Al posto dell'argentino Zarate arriverà un altro argentino, Lucas Biglia, sia pure a centrocampo. L'importante è che a luglio, ai nastri di partenza, di ripresenti una Lazio potenziata e rafforzata in ogni reparto.
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