- Hai proprio pensato a tutto. Ma poi il guadagno come lo dividiamo? -
- Da buoni amici, a metà. Il prossimo autunno mi aiuterai a coltivare il frutteto e il giardino, e i nostri affari non potranno che migliorare. Tanto la fatina è un po' come una madre anche per te, no? Diciamo che è lei che sta pensando al nostro avvenire, e forse se n'è andata proprio per vedere come ce la caviamo -
- Eh, sì! - disse Pinocchio - Lo so bene che a lei piace fare così. Lei ha tanta fiducia in me...Solo che io...-
- Dai, non prendertela! Vedrai che questa volta tutto andrà a meraviglia -
I due bambini erano abbastanza soddisfatti di se stessi. Lucignolo abbracciò ancora una volta Pinocchio che non stava in sé dalla gioia, e si diedero appuntamento all'indomani mattina.
Lucignolo rientrò a casa dela Fata Turchina, e preparò ogni cosa a puntino per il giorno dopo. Colse le mele più belle, le pere più mature e le pesche più morbide e le sistemò dentro piccole cassette di cartone che erano già pronte. Diede una bella lucidata al carrettino a mano, prese un bel pacco di buste di carta, insomma tutto l'occorrente per cominciare un piccolo commercio di frutta ambulante.
Pinocchio, tutto contento, e non pensando neanche più alla cena, risalì le scale di casa e si mise ad aspettare Geppetto. Non provò neanche a cercare un uovo da cuocere per cena, ricordandosi di quell'altro uovo da cui era volato via il pulcino. Ripensò pure a quel povero grillo parlante che aveva schiacciato con una martellata.
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