L'Orso aprì la porta: era uno stanzone con una scrivania in fondo. L'Orso tirò fuori da una cartella verde un grande foglio, e scrisse: "Pinocchio e Lucignolo s'impegnano ad acquistare una grande fornitura di ananassi e banane per tutta l'estate, trenta chili di ananassi e trenta di banane al giorno, fino alla fine di agosto, in cambio di cinque zecchini d'oro - Firmato: Orso Bruno e Struzzo dagli occhiali."
- Firmate anche voi - dissero i due compari.
Anche Lucignolo e Pinocchio firmarono. Lucignolo consegnò i cinque zecchini d'oro. Poi tutti e quattro si strinsero la mano.
- Da domani sarete regolarmente riforniti di frutta tutti i santi giorni fino al 31 agosto - disse l'Orso.
Uscirono, e l'Orso Bruno chiuse a chiave lo stanzone. Pinocchio e Lucignolo salutarono ancora, e fecero ritorno a casa tutti contenti. Lavoro e guadagno assicurati per ben tre mesi, e gli zecchini d'oro si sarebbero sicuramente raddoppiati. Avrebbero comprato un cavallino per il carretto, e nel frattempo avrebbero avuto il nuovo raccolto di pere, mele e pesche.
Poi avrebbero comprato anche una bella barca, e per tutta l'invernata sarebbero andati a pesca, almeno nelle belle giornate. Il mare era proprio lì vicino, a cento metri dalla casa della Fatina dai capelli turchini.
Quella notte Pinocchio sognò frutteti meravigliosi, barche piene di pesci, e una gran quantità di zecchini d'oro. Sognò di essere diventato un gran signore e di avere anche una banca intestata a suo nome: "Banca di Lucignolo e di Pinocchio".
Si girava e si rigirava nel suo lettino, e Geppetto, che dormiva poco, pensava che il suo figliuolo, quel giorno, si fosse stancato per aver lavorato troppo.
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