La situazione generazionale, in qualche decennio, si è capovolta. La giovinezza non è più un momento breve: ora si dilata all'infinito, è praticamente inesauribile, e non fanno sorridere nessuno quelle compagnie di quarantenni, uomini e donne, che si danno del "ragazzo".
Si può leggere, nelle posta del cuore di qualche rivista: "Ho un ragazzo di 41 anni...": e questa quota si avvicina a quei 45 anni che agli inizi del xx secolo rappresentava l'età media della popolazione in Europa.
(da un articolo di Ugo Sartorio)
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