Nella Lazio, è il momento dei giovani. Mercoledì sera, contro il Milan, ha esordito il giovanissimo attaccante della Primavera, Antonio Rozzi; e ieri è stato inserito nella lista dei 25 per l'Europa League il diciottenne Matteo Monteforte, un centravanti spaccatutto. Infatti, Reja ha calcolato che Kozak e Alfaro sono attualmente infortunati, e per avere un attaccante di rincalzo di tutto affidamento ha fatto ricorso a lui, prelevandolo tra i pulcini della Primavera.
Matteo Monteforte è uno veramente forte, un Kozak italiano: spalle larghe, con cui lotta per farsi largo in area di rigore, un sinistro micidiale, prodezze nei calci piazzati, e nello stesso tempo, in più rispetto a Libor, anche eleganza e finezza e grande senso del gioco: uno completo. Uno nel quale credere. Laziale da dodici anni, ne aveva appena 7 quando ha cominciato la sua avventura in biancoceleste. E' nato nel 1993.
Nel suo currriculum una serie di prodezze. Capocannoniere nelle Sperimentali, 15 reti nella Coppa Lazio, 16 reti tra gli allievi Nazionali, nel 2007 ancora capocannoniere con la sua squadra; da allievo ha segnato 31 reti in due campionati. Laziale DOC anche come tifo oltre che come giocatore. Il suo valore attuale è di appena 50 mila euro, un prezzo destinato solo a crescere, un capitale tutto da realizzare.
Con questi titoli ci sarebbe da restare ubbriachi. Ma la forza di Monteforte è anche quella di non montarsi la testa, perché sa che sarebbe la sua fine. Lui vorrebbe restare nell'ombra finché non sarà davvero maturo: per ora è solo tra le riserve della Primavera. Ma con certe caratteristiche, e con questo carattere, è intanto arrivato a trovare un posticino per l'Europa League. E chissà che non abbia l'occasione per dimostrare, magari solo per qualche sprazzo di partita, tutto il suo grande valore.
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