Se la Lazio è in difficoltà, giratevi bruscamente alle vostre spalle, e vedrete un bel mucchietto di gufi dove proprio non ve lo aspettereste. Anche tra i giornalisti, la Roma ha venti tifosi contro quattro: ma se si vuole sbarcare il lunario, se tanto mi dà tanto ci sono almeno otto giornalisti costretti a seguire la Lazio pur essendo giallorossi.
Questi "otto" fanno i salti mortali per sembrare laziali, ma gratta gratta, un po' di vernice gialla e rossa ogni tanto viene a galla. Lo abbiamo constatato mille volte, in certe cronache in cui, quando gli attaccanti avversari si accostano alla rete della Lazio, trapela proprio la goduria di chi "sente" che sta per arrivare il gol della disgrazia.
Poi ci sono mille altri casi, come quello di Candreva. E' nata la leggenda del ragazzo che fa il tifo per la Roma, e se accetta di passare alla Lazio conserva però il suo animo romanista.
Non sarebbe il primo caso, ma ormai siamo tutti professionisti e dobbiamo fare il nostro dovere sotto qualunque bandiera. C'è il fatto però che Candreva, a sentirsi definire romanista, si è ribellato ed ha affermato a chiare lettere di non aver mai fatto tifo per la Roma, meravigliandosi che sia nata questa diceria e che qualcuno si sia divertito ad alimentarla. A che scopo? Il solito: nuocere alla Lazio, perchè il vero romanista è chi propala l'infamia.
Basta. Candreva ha smentito tutti e si prepara a disputare un grosso girone di ritorno con la Lazio. Magari già fin da stasera, contro la sua ex squadra del Cesena.
Nessun commento:
Posta un commento