mercoledì 8 febbraio 2012

Pinocchio ancora burattino: 9. Al mercatino

Pinocchio e Lucignolo, però, non davano retta a nessuno e continuavano per la loro strada.
Era primavera inoltrata, e cominciava a fare caldo. Pinocchio stava sudando. Cercò un fazzoletto per asciugarsi, ma non lo trovò. Allora prese una busta di carta per la frutta, ne strappò un pezzo, e si deterse la fronte: la carta era un po' ruvida, ma funzionò a meraviglia. Anche Lucignolo fece la stessa cosa.
Ma ormai erano arrivati al mercatino. C'era parecchia gente e alcune bancarelle si erano già sistemate, anche se era presto.
Lucignolo vide un muretto libero e fece cenno a Pinocchio di appoggiarvi il carrettino. Perfetto. Sembrava fatto appositamente, in perfetta linea parallela con la strada.
Si erano appena sistemati, e Lucignolo aveva messo un bel cartello: MELE PERE PESCHE - TUTTO A MEZZA LIRA AL CHILO!, quando si accostarono due carabinieri con tanto di pennacchio, e dissero a Pinocchio: - Bambini, mostrateci la vostra licenza di vendita -
Lucignolo provò una specie di singhiozzo strozzato, e Pinocchio era rimasto a bocca aperta.
- La licenza di vendita? Ma queste sono le pere e le mele della Fata Turchina! -
I due carabinieri rimasero un momento a pensare. - Ah, lei! Ora ha bisogno di vendere la sua frutta? -
- Come si fa, signore guardie - disse Lucignolo tutto d'un fiato - per avere questa benedetta licenza? -
- Se volete, possiamo rilasciarvela proprio noi. Abbiamo sempre un modulo da riempire, fra le nostre carte -
-Bene - disse Pinocchio. - Fateci questa benedetta licenza e intestatela alla Fata Turchina -

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