Sento venir verso di me
la vita nella sua giovinezza,
sento sfiorarmi la carezza
delle sue mani di sole.
Tutto che morde in fondo al cuore
dà solo un brivido d' amaro:
il sentiero di fronte com'è chiaro,
com'è puro il passo che mi muove!
Ora, così! Così, sempre:
sempre innanzi nitida la via,
sempre più lontana l'agonia
che m'attanagliava di rancore.
Che mi canta dentro, in questa luce,
balsamo a ferite ancora crude?
che mi spinge? ancora che m'illude
che tutto è nuovo, tutto da conquistare?
Forse sei solo ebrezza di primavera,
o luce ch'oggi l'anima m'illumini;
forse ritornerà prima di sera,
sì, tornerà, l'ombra delle inquetudini.
Ma a questa luce il cuore s'è slargato;
mi sento buono, e sento buono il mondo.
Questo sorso di vita è sì profondo
che quasi è eterno...eterno come il sole.
(1954)
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