Siamo ormai in un mondo che ama la giovinezza e perciò stesso non ama i giovani, non fosse altro perché questi ricordano implacabilmente a chi giovane non è che se non accetta di stare nella propria pelle sta recitando.
In pratica il giovane, quello vero, "mette a nudo quella maschera di plastica che gli adulti indossano per negare la verità della vita e della storia, il suo lato di durezza", come scrive acutamente Armando Matteo nel suo fortunato libro "La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede".
(da un articolo di Ugo Sartorio)
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