Ci si è messa di mezzo anche la neve: non bastava lo stretto spazio di tempo intercorrente tra la serata di mercoledì - trionfo sul Milan - e il mezzogiorno della domenica, difficile trasferta col Genoa.
La Lazio non ha potuto allenarsi, Formello era inagibile, la città appiedata e senza possibilità di girare in automobile. Poi è venuta la sorpresa di Fiumicino: un miracolo già esserci arrivati in pullman, poi partenza in ritardo di alcune ore, e finalmente alle diciotto di ieri sera la brigata biancoceleste ha potuto rifugiarsi in albergo dopo una lunga giornata di peripezie.
Che Lazio potrà presentarsi oggi a mezzogiorno, sul difficile campo di Marassi? Una Lazio impreparata e tartassata, con Reja che ha chiesto due volte inutilmente il rinvio della partita. Si deve giocare, la TV ha i suoi diritti imprescindibili, oggi si gioca molto più per la televisione che per il pubblico dello stadio. La Lazio è cotta? All'ora di pranzo va servita ugualmente, anzi farà maggiormente spettacolo.
Speriamo che l'orgoglio dei Klose e degli Hernanes, dei Lulic e dei Marchetti, dei Ledesma e dei Gonzalez, dei Radu e dei Matuzalem serva a tenere in piedi la squadra, a dargli il vigore insospettato di chi ci mette l'orgoglio e vuole evitare le brutte figure.
Certo che la Federazione e la Lega stanno combinando frittate a ripetizione. Ma viva il calcio in TV! Sono soldi sicuri e tranquilli.
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