giovedì 31 ottobre 2013

La collana verde: 23. Rosetta vuole farsi suora

Nei giorni di festa, Damiano e Ornella vanno spesso fuori con l'automobile di lusso che l'uomo ha acquistato e che guida con grande perizia: qualche lunga gita, un pranzo in trattoria, una giornata al mare. Sempre insieme, quei due: come si fa ad essere solo amici? Del resto formano una gran bella coppia e si scambiano occhiate di complicità.
Ornella è la figlia unica di genitori di una certa dignità sociale, morti entrambi da alcuni anni, ed è rimasta sola nel suo palazzotto curato da un'anziana domestica che le fa un po' da madre, e non la rimprovera se ha questa specie di relazione con il bravo Damiano, stimato da tutti in paese come un eccellente artigiano e come un uomo istruito e distinto.
Anche Rosetta è cresciuta. Ora è una giovane donna dal corpo slanciato e dalla bellezza prorompente. La vorrebbero tutti i giovanotti più in gamba del paese, ma lei dice a tutti di no e spasima segretamente per il bel Damiano, soffrendo terribilmente di gelosia nei confronti di quella fortunata di Ornella.
Di notte Rosetta sospira, e la madre soffre per lei. La sollecita a sposarsi: ha venti anni, ormai, che cosa aspetta? 
- Niente, mamma: piuttosto mi faccio suora -
Quella frase, i genitori di Rosetta l'hanno sentita più e più volte. Rosetta frequenta la chiesa del paese con una fedeltà sospetta per i suoi giovani anni e per la sua bellezza. Sta spesso insieme alle suore della parrocchia, e sono in molti a pensare che un giorno si taglierà i bei capelli rossi e indosserà i panni di religiosa. E' davvero più che un sospetto.

Piglio: a Roma col Tram del Vino

A Roma, sabato 2 novembre, festa per il vino Cesanese del Piglio DOCG, ospitato dal Tram del Gusto e del Vino. 
Il Tram Ristorante è una fedele riproduzione del mezzo di trasporto ATAC del 1928.
Appuntamento a Porta Maggiore alle ore 17, e secondo appuntamento alle 19, percorso fino alla Piramide, con sosta al Parco del Celio di fronte al Colosseo.
E' possibile degustare il prezioso vino Cesanese e i prodotti tipici della Strada del Vino al prezzo di 12 euro. Previsto uno sconto di 3 euro.
Gli appuntamenti si ripeteranno il 17 novembre e l'8 e il 14 dicembre.
Prenotare al 366. 6322822.

Bilanci Lazio: il declino di Hernanes, il ritorno di Radu

Nella Lazio delle ultime settimane, due cose saltano gli occhi: il declino di quel campione che è Anderson Hernanes, e il ritorno di quell'altro grande asso della difesa che risponde al nome di Radu. La negatività che ha investito Hernanes si riflette nel gioco della Lazio, che non è più scintillante come quello della scorsa stagione, quando aveva fatto innamorare molti critici. Il Profeta non trova la posizione giusta, vaga per il campo come un fantasma, e il gioco della Lazio ne risente. Lo si è visto in maniera più che evidente nel primo tempo di Milan-Lazio, e quando Onazi ha preso il posto di Hernanes le cose sono immediatamente cambiate, con una Lazio veloce  e aggressiva che ha messo in difficoltà quel Milan fino ad allora dominatore.
Per fortuna della Lazio, dietro, da quattro turni, è rientrato il preziosissimo Radu, il nostro unico grande difensore. Le cose, là dietro, si sono aggiustate malgrado la pesante assenza almeno di Biava, per non parlare del declino di Dias, un altro brasiliano che la Lazio sta perdendo e che a gennaio se ne andrà. 
Da quando è tornato Radu, su quattro partite la Lazio ne ha chiuse due con zero reti al passivo e ne ha incassate in tutto tre, risalendo dalla quattordicesima alla sesta posizione fra le difese meno battute, malgrado le gragnuole di gol subite nella parte iniziale della stagione.
Dopo il derby perso con la Roma, la difesa della Lazio è risalita al quarto posto con appena sei reti subite, piazzandosi alle spalle della Roma con zero, del Napoli con 4 e dell'Udinese con 5, davanti a Juventus, Genoa e Atalanta con 7, Sampdoria con 8, Sassuolo e Fiorentina con 9. La ritrovata saldezza difensiva ci sta permettendo quella risalita in classifica che  diventerà notevole quando la squadra avrà ritrovato completamente se stessa anche negli altri reparti, a cominciare da quel centrocampo che è stato sempre il nostro punto di forza, ma che in questo momento risente della stagione no del Profeta.

mercoledì 30 ottobre 2013

Prezioso pareggio della Lazio in casa del Milan: a Kakà risponde Ciani

Prezioso pareggio della Lazio a casa del Milan, che non ha ancora risolto la sua crisi. La squadra rossonera, all'8' della ripresa, sembrava aver trovato la strada giusta con un grandissimo gol di Kakà, ma i biancocelesti hanno reagito vigorosamente, e Ciani ha raggiunto il pareggio di testa al 26' dopo una travolgente avanzata di Candreva.
La Lazio si è difesa con ordine per tutto il primo tempo e non si è smontata al gran gol di Kakà, ma è ripartita coraggiosamente sfruttando il contropiede animato da un eccellente Candreva e anche da Onazi, subentrato al posto di un Hernanes che non ha concluso niente di buono neanche questa volta, confermando le sue cattive condizioni fisiche e psicologiche.
Petkovic ha sostituito anche Perea con Floccari, e neanche il ragazzo colombiano è apparso in forma. Tuttavia nemmeno Miro Klose ha dato seguito alla sua bella partita contro il Cagliari, e non ha saputo sfruttare almeno tre occasioni prcurate dalle iniziative di Candreva.La difesa laziale, animata dal rientro di un Radu orgoglioso e concreto,  e sorretta dall'accorta protezione di Ledesma, ha dato una nuova dimostrazione di solidità, purtroppo non corrisposta da altrettanta concretezza degli attaccanti.
Comunque continua la serie positiva, cominciata dopo il derby e interrotta solo dalla sfortunata sconfitta di Bergamo. Dallo 0-2 del derby gli uomini di Petkovic hanno raccolto nove punti in sei partite, raddrizzando la classifica, che potrà essere ancora migliorata domenica prossima all'Olimpico contro il Genoa all'Olimpico.

Paliano: il giardino delle streghe buone

A Paliano, presso la scuola d'infanzia e il nido, sta nascendo il "giardino delle streghe buone". Bambini e nonni stanno mettendo a dimora alberi da frutto, secondo un progetto degli architetti Luca Calselli e Claudio Gambardella, del sindaco di Paliano, del dirigente scolastico, e della fiduciaria dello slow food del Cesanese.
Il giardino delle streghe buone avvicina i bambini alla conoscenza della terra e dei suoi frutti. Nel progetto è compresa anche la realizzazione di un alveare, con le api grandi amiche dell'agricoltura e della natura.

Klose: con Perea, mi trovo a meraviglia

Se potesse, Miro Klose vorrebbe sempre una Lazio a due punte.
- Con Floccari o con Perea, il mio gioco in avanti viene senza dubbio potenziato e la Lazio riesce a produrre più gol. Nella ripresa contro il Cagliari, con Perea mi sono trovato a meraviglia e i risultati si sono visti. E' passato il periodo nero, e torneremo a far gol con buona frequenza. Dobbiamo soltanto risalire in classifica -
Il problema del gol, quando Klose c'è, la Lazio non lo avverte più. Ma da solo Klose non basta, e avere una seconda punta valida a disposizione è una grande risorsa in più. Floccari la parte sua la fa sempre, anche quando non segna si rende utile, copre bene gli spazi, difende la palla e sa farsi apprezzare anche nella fase difensiva. Ma la rivelazione è Perea. Finora ha giocato poco, però non ha mai deluso, dimostrando un'autorità di gioco sbalorditiva per i suoi venti anni. Con il fisico poderoso che si ritrova, la sua strada non può essere che in ascesa, e il gol segnato a Bergamo, che ci fece agguantare l'illusorio pareggio, potrebbe essere il primo di una lunga serie.Perea ha bisogno di giocare con continuità per imporre la personalità del suo gioco. Il fatto che Klose ne abbia apprezzato le qualità è molto importante per il ragazzo colombiano. 
Petkovic finalmente, quest'anno, appare deciso a valorizzare i giovani, e Perea, Keita, Felipe Anderson e Cavanda stanno a dimostrarlo. Quando questi giovani, e ce ne sono tanti altri come Elez, Antic, Tounkara, Berisha, Vinicius, arriveranno a maturazione, forse la Lazio non avrà più bisogno di andare a caccia di acquisti se non per qualche rinforzo più importante. Ma bisogna proseguire con molta costanza e fiducia sulla strada intrapresa.

martedì 29 ottobre 2013

Ultime all'Olimpico (meno SuperCoppa)

Lazio-Bologna 6-0
Lazio-Sampdoria 2-0
Lazio-Udinese 2-1
Lazio-Chievo 3-0
Lazio-Legia 1-0
Lazio-Catania 3-1
Lazio-Fiorentina 0-0
Lazio-Cagliari 2-0
Totale 8 partite - 7 vinte - 1 pareggiata - 0 perse
Gol segnati 19 - media 2,37 a partita
Gol subiti 2 - media 0,25 a partita
Marcatori:
Klose 6
Hernanes 4 
Candreva 4
Lulic 2
Ederson 1
Cavanda 1
Floccari 1



                  

La collana verde: 22. Damiano conosce Ornella

Sono passati degli anni. Damiano e Roberto hanno lavorato senza sosta, ordinazioni di cancellate, di porte, di balconi in ferro, perfino di qualche spalliera per i ponti. L'officina si è ingrandita ed ha assunto anche un paio di garzoni giovani e in gamba, ai quali Damiano fa da istruttore.
Damiano si è costruito una bella casa accanto a quella di Roberto, contigua all'officina. E' circondata da un grande orto-giardino nel quale l'uomo lavora incessantemente nel tempo che gli rimane. L'uomo è sempre  giovane e vigoroso, non mostra gli anni che ha, sembra sempre che ne abbia quaranta.
Ora una donna ce l'ha. Si chiama Ornella, e gli sta accanto appena può, appena Damiano respira dalle sue pesanti ore di fatica. Ornella ha trentacinque anni, una donna dalla bellezza matura, dai lunghi capelli neri e la carnagione ambrata. Non vivono insieme, l'uomo non la sopporterebbe più di tanto, ma gli prepara i pasti, gli tiene in ordine la casa, e qualche sera si trattiene di più per una pulizia a fondo,  per lucidare i mobili e spolverare i libri della biblioteca che l'uomo ha messo su piano piano, centinaia di libri importanti, classici, enciclopedie, trattati di scienze e di filosofia, opere che Damiano legge e consulta con una certa frequenza ed impegno, specialmente nei giorni di riposo e di vacanza.
Che Ornella e Damiano siano qualcosa più che semplici amici tutta la gente lo pensa, ma nessuno può esserne sicuro. La coppia è molto riservata e corretta.

Gavignano: caos per don Alberto

A Gavignano, ieri domenica 28 ottobre, è sucesso il finimondo. Il vescovo Apicella ha allontanato dalla chiesa dell'Assunta i parrocchiani di San Sebastiano di Valmontone, seguaci di don Alberto Raviglia, trasferito a Gavignano contro la volontà dei suoi seguaci valmontonesi. 
I fedeli, indignati, sono rimasti fuori della chiesa di cui sono state chiuse le porte, per rientrare al momento della comunione, che hanno voluto prendere dalle mani di don Alberto in lunghissima fila, mentre dalle mani del vescovo contestato ha preso l'ostia solo una scarsa manciata di persone.
Alla fine della funzione, don Alberto ha preso la parola per salutare con affetto i suoi antichi parrocchiani di Valmontone, delusi e amareggiati per un addio di cui non riescono a capire le ragioni.
E qualcuno ha invocato l'intervento chiarificatore di papa Francesco.

Parla Lotito: la Lazio non è un vespasiano...

Impazza Lotito al Processo del lunedì: ce ne vorrebbe uno a settimana, di personaggi come questo. Verboso, arguto, impulsivo, archeologo del linguaggio, ma espressivo quanto mai e dalle idee chiare. Ecco l'uomo che ha salvato la Lazio dall'abisso dieci anni fa: non riesce a riportarla alle grandezze di una volta, ma ci prova con tutti i mezzi, sempre economici, mai dal risultato scontato.
Magia? La Roma è magica, ma Lotito si dichiara cattolico praticante e alla magia non ci crede. Non si va avanti coi miracoli. Uno stato non si può basare sui paternoster, ma sui fatti concreti, e i fatti concreti implicano un tot da dare e un tot da ricevere basato su regole matematiche.
Perchè la Lazio non ha uno sponsor? Come mai un uomo concreto come Lotito rifiuta quei milioni che farebbero tanto comodo? A Udine la squadra fa la pubblicità a un imbianchino. La Lazio preferisce tenere pulita la maglia magari per farne campo a proclami come il "No racism".
- Potremo arrivare a fare pubblicità a Vespasiano: e a Roma di vespasiani ce ne sono ancora. Maleodoranti. Ma la Lazio non è un vespasiano -
Lotito insiste sulla proprietà degli stadi:  -Si può controllare molto meglio la propria tifoseria se lo stadio è di proprietà delle società. Io ad esempio conosco a menadito come è composta la nostra Curva Nord, so che cento "irregolari" condizionano il comportamento di diecimila tifosi veri. Solo allora sapremmo come comportarci per far filare tutto liscio. In Europa abbiamo una brutta nomea, e scontiamo colpe non nostre.  Vorrei tanto che Blatter e Platini si ricredessero nei nostri confronti: siamo una società dagli ideali puliti -
Niente magie, allora: ma la Lazio punta ugualmente a una realtà bella e promettente.

lunedì 28 ottobre 2013

Formello: antichi cimeli etruschi

Arrestato a Formello, dopo lunghe e pazienti indagini, un muratore di 52 anni, nella cui casa sono stati rinvenuti molti oggetti archeologici di valore: vasi, ciotole, anfore, oliere, ampolle e alcuni preziosi balsamari.
L'operaio aveva rinvenuto questi antichi cimeli etruschi e romani con scavi illeciti nella campagna di Cerveteri, organizzando un traffico clandestino. Gli oggetti preziosi sono tornati in possesso dei Beni Culturali dello stato.

Klose: un calcio alla sfortuna!

Quel mio gesto rabbioso è stato interpretato male. Ho guardato i tifosi della curva nord, e poi ho tirato un calcione al cartellone pubblicitario, e qualcuno ha detto che ce l'avevo con i tifosi della Lazio.
No, io li amo, i tifosi della Lazio, non avrei mai potuto essere così maleducato con loro. Ero invece arrabbiato con la sfortuna che ci ha perseguitati dall'inizio di stagione, rompendoci le uova nel paniere e mandando a male la nostra bella frittata, quella del trionfo nella Coppa Italia e dell'ingresso nell'Europa League.
I tifosi laziali meritavano che la squadra uscisse dal fantasma della crisi, e con quel calcione io ho voluto interpretare il loro pensiero. Vai, si ricomincia, due gol in soli tre minuti, Miro Klose ancora ci  riesce ad andare a rete, Miro Klose ha solo 35 anni contro i 37 di Totti, e dunque può contare ancora su due buoni anni di carriera con tanti gol. 
Dicono che voglio andarmene in Germania, no, altri dicono che ho scelto l'America, e altri ancora che voglio andare in Inghilterra. Ma io a Roma mi sono trovato sempre bene, e la mia carriera calcistica qui è rifiorita,  ho ritrovato il feeling con la maglia bianca della Germania e il primato dei gol segnati in nazionale. Che cosa voglio di più'?
Certo, questa sfortuna che ha perseguitato la Lazio per tre mesi se l'è presa in particolare con me, ma ora è finita. La piccola operazione al piede mi ha rimesso a nuovo. Di gol ne farò ancora tanti, e la Lazio farà ancora tanti gol.
Tifosi, seguiteci con amore. Vi promettiamo ancora tante cose belle. Parola di Miro Klose, che non ha mai tirato calci per dispetto contro la sua tifoseria, ma le ha solo voluto bene.

domenica 27 ottobre 2013

Miro Klose scaccia i fantasmi: 2-0 al Cagliari

C'è voluto Miro Klose, entrato in campo all'inizio della ripresa al posto di Ederson, a scacciare i fantasmi della crisi. In tre minuti, dall'8' all'11', Klose ha spedito di testa in rete il pallone del sospirato vantaggio, e poi ha costretto la difesa cagliaritana al calcio di rigore con un'azione travolgente: dal dischetto, Candreva ha realizzato il 2-0 e assicurato alla Lazio tre punti di platino.
La squadra biancoceleste, orfana di Klose,  nel primo tempo ha balbettato per 45 minuti il suo gioco inconcludente, tenuta a bada da un Cagliari bene organizzato. Finalmente Petkovic si è convinto a gettare nella mischia il vecchio campione, che lo ha ripagato con una partita maiuscola, riportando l'entusiasmo tra i tifosi.
Tutto è diventato facile, a questo punto, per la Lazio, che ha centrato un palo con un colpo di testa di Perea, e sul tapin Miro ha mancato il facile 3-0. Il gioco della Lazio si è aperto, belle iniziative di Pereirinha e sprazzi di classe individuali di Felipe Anderson. Ciani ha rilevato l'infortunato Novaretti, e nel finale Cavanda ha preso il posto di Felipe. 
Il Cagliari ha tentato inutilmente di rientrare in gioco nel finale, dando qualche grattacapo a Marchetti. Nel complesso, la difesa ha sostenuto una prova convincente.
Questa vittoria, così attesa, riporta la pace e la fiducia in casa Lazio, che risale due posizioni in classifica e si appresta mercoledì a tentare l'impresa al Meazza contro un Milan in crisi. Piano piano la Lazio ritroverà se stessa, proprio perché finalmente ha ritrovato Miro  Klose, un campione dalla classe infinita.

Roma capitale del calcio

Sempre + Roma capitale del calcio, dopo 9 giornate.  Calcolando anche i tre punti conquistati dalla Lazio contro il Cagliari, Roma ha ottenuto già 41 punti, superando nettamente Torino con 32, Milano con 29, Verona con 20 e Genova con 17. E il Napoli, da solo, è quarto con 22...
Con queste cifre, pensare che lo scudetto possa prendere la strada di Roma non è poi tanto irreale. Se la seconda squadra di una città è forte, se ne avvantaggia anche l'altra, perché in questo modo le sue avversarie si vedranno strappare dei punti importanti grazie...ai cugini. E il discorso, ovviamente, vale per entrambe le formazioni cittadine.

La collana verde: 21. La tempesta cancella i ricordi

- Se sono arrivato al paese senza problemi lo devo a te - confessa Damiano a Rosetta - Non mi chiedere perché mi trovavo in quelle condizioni: è un vero mistero. Ricordo solo che sono uscito fuori da una tremenda tempesta, dove ho perduto tutto quello che avevo, perfino i ricordi. Almeno quelli più brutti -
- Sst! Non farti sentire da Roberto ed Agata, non dirgli nulla, potrebbe rovinarsi per sempre la nostra bella amicizia. Io, per me, ho giurato di non dire nulla, e non ho detto nulla ai miei e a nessun altro. E' un grande segreto fra noi -
Rosetta diventa ogni giorno più bella. Ora ha lasciato per sempre il gregge al fratello Giacomino, e i suoi pensano che debba trovarsi un marito. Non certo Damiano, però: è troppo grande. E poi non si sa quasi nulla di lui, se non che ha quarant'anni ed è vedovo da dieci anni e senza figli.
Il grande segreto che lega Rosetta e Damiano è però come una calamita che li attira. Ora Damiano è stato visto più di una volta a discorrere con la ragazza, e una volta perfino è andato con lei a fare una passeggiata fino al giardino della ringhiera di ferro. Però Rosetta non è voluta entrare nel giardino, e ha salutato in fretta Damiano arrossendo sotto massa dei suoi splendidi capelli rossi. La sera il padre l'ha rimproverata aspramente e ha minacciato di non farla uscire più: ci sono tanti ragazzi che la desiderano: perché mettersi con un vecchio di quarant'anni?

Valmontone: rilancio delle piccole aziende

Al Castello di Rainbow ieri mattina sabato 26 ottobre i rappresentanti delle piccole aziende hanno avuto un incontro importante per il loro rilancio.
E' stato presentato il libro "Piccole e medie aziende che battono la crisi" di Paolo Ruggeri. Il settore del low cost è in forte crescita. A Valmontone sarà aperta una scuola di formazione per imprenditori, ad iniziativa di Angelo Miele.
Apprezzato intervento di Loris Talone, impegnato con le sue aziende nel riciclo dei rifiuti. Il Centro Riciclo di Colleferro opera ormai da quattro anni nella valorizzazione dei rifiuti: carta, plastica e metalli. Giorgio De Rossi ha illustrato le iniziative della Sanares, che opera nella sanità del Lazio, mentre Gabriella Collacchi si muove attivamente nella Opne Source Management nella regione nel campo amministrativo e della formazione.
 Le piccole e medie aziende rappresentano un importante capitale di risorse per il futuro.

Onazi, Keita, Perea: Lazio giovane all'attacco

Contro il Cagliari, stasera, una Lazio inedita, una Lazio giovane, pronta a riprendere la marcia, a riguadagnare un paio di posizioni in classifica, a ritornare almeno fra le "sette sorelle". Una formazione che rispetto a qualche settimana fa sa di rinnovo. Onazi, Keita e Perea rappresentano le forze fresche, ragazzi che credono in se stessi e non hanno paura. Le "vecchie glorie" Klose ed Hernanes sembrano stanche, hanno bisogno di un po' di riposo, di una pausa di riflessione, e dunque largo ai giovani. Tanto, la Lazio non deve vincere lo scudetto, e se deve restare nel cono d'ombra delle grandi, è bene che lo faccia sperimentando le forze che crescono e che promettono un domani.
Il duo Perea-Keita rappresenta l'avvenire del nostro attacco, da sperimentare contro un Cagliari che in trasferta non vince da febbraio, peggio di noi insomma, che invece all'Olimpico andiamo alla grande e abbiamo un bottino da Champions. Atalanta e Verona, che ci precedono in classifica, hanno avuto un turno di stop, e noi dobbiamo approfittarne per scavalcare i bergamaschi e per riaccostarci ai veneti, grande sorpresa del campionato. Malgrado i nostri passi falsi, non siamo lontanissimi da quella zona che può permetterci di sperare ancora nella Champions League: basta credere nelle nostre forze, che non sono stratosferiche, ma nemmeno da mezze calzette. Abbiamo altri giovani che ci permettono di sognare. Felipe Anderson, Tounkara, Elez, Formello straripa di giovani speranze, Lotito, Tare e Bollini stanno lavorando meravigliosamente per il futuro, e forse anche Petkovic ha capito che è questa la strada giusta. Coi giovani si può sbagliare e correggersi, mentre con i "vecchi" questo non è sempre possibile.

sabato 26 ottobre 2013

Primavera: trionfa la Lazio sul Livorno, 4-0 - tris di Tounkara e rete di Crecco

Che Tounkara, ragazzi! Tre gol del grande attaccante ex Barcellona,  più una rete del nazionale Crecco, Livorno dominato e raggiunto al secondo posto dalla Lazio. Il fenomeno Tounkara, non contento dei tre gol, è stato protagonista assoluto facendosi espellere all'84' per doppia ammonizione, sicché dovrà saltare il derby di sabato prossimo contro la Roma, decisivo per il primato del girone.
La Lazio ha dominato l'incontro, Tounkara è andato a rete al 27', al 42' e al 70', Crecco ha chiuso all'88'.
Bollini ha schierato: Strakosha; Pollace, Serpieri, Ilari, Filippini; Oikonomidis (Pace), Elez, Crecco; Fiore (Lombardi), Tounkara, Petruni (Murgia).
Al centro della difesa si è segnalato Ilari con una grande prova.
I biancocelesti hanno così cancellato il brutto ricordo di Palermo e si accingono a ritrovare se stessi con il  possibile ritorno al primato. Peccato che sabato Tounkara non ci sarà, ma sicuramente Bollini chiederà a Petkovic di poter disporre dell'altro fenomeno, Keita.

Primavera: Lazio alla rincorsa

Oggi, girone C Primavera, a Formello, recupero di Lazio-Livorno. I ragazzi di Bollini, sconfitti seccamente a Palermo, devono realizzare una grande rincorsa. Per ora sono quarti in classifica con 9 punti in 4 partite: prima la Roma con 15  punti in 5 partite.
Il Livorno è molto temibile: è secondo con 12 punti in 4 partite, e solo battendolo la Lazio potrebbe raggiungerlo a quota 12, rimettendosi in corsa per le finali (due posti).
La Fiorentina è a quota 12 con 5 partite, esattamente come il Livorno.
Alla ripresa del campionato, la Lazio è attesa dal derby con la capolista Roma.In caso di vittoria, i biancocelesti raggiungerebbero i giallorossi in testa alla classifica: dunque, nulla è perduto.

Lazio: le undici coppie

MARCHETTI   - BERISHA
KONKO   - CAVANDA
BIAVA  - NOVARETTI
DIAS   - CANA
RADU  - VINICIUS
LEDESMA  - BIGLIA
GONZALEZ   - ONAZI
CANDREVA  - EDERSON
HERNANES  - F. ANDERSON
LULIC   - PEREA
KLOSE  - FLOCCARI
A disposizione: GUERRIERI - CIANI - 
SCULLI - CROCCO - MAURI - KEITA

La collana verde: 20. Damiano e le donne

Damiano ha quarant'anni, è un uomo maturo, forte e sano. In paese si è inserito lavorando con impegno e bravura. Roberto e Agata gli vogliono bene come se fosse uno di famiglia, un fratello. Lo hanno accolto volentieri, vive in quella bella stanza a ridosso dell'officina, i pasti li consuma quasi sempre con loro. Guadagna bene, il lavoro dell'officina è avviatissimo:  da quando è arrivato lui, un anno fa, l'attività è raddoppiata. Ha un buon libretto di risparmio alla posta, si è procurato vestiti buoni, nelle rarissime ore libere ama anche leggere dei libri che acquista in edicola o alla libreria del paese.
Le donne lo guardano con simpatia e meraviglia: come è possibile che un uomo come lui non pensi a risposarsi? A quarant'anni si è nel pieno delle proprie energie.
A Damiano, fra tante donne che gli girano intorno, piace Rosetta, ancora quasi una ragazzina. Ha diciassette anni, troppi anni di differenza. Ma anche Rosetta mostra simpatia per Damiano. Ora che la ragazzina è diventata donna, non nasconde la sua propensione a cercare Damiano, va a trovarlo ogni tanto all'officina. Roberto non prova fastidio, anzi ha piacere che Damiano gradisca scambiare qualche parola con quella bella ragazza.
- Damiano, ricordi? - gli diceva Rosetta - Sono stata io la prima a vederti, in questo paese -
Damiano arrossisce un po'. Ricorda - come fa a non ricordarlo? - che la ragazza lo vide rivestito solo di foglie, sulla montagna, e gli lasciò quello scialle verde perché si coprisse i fianchi, rubò anche dei panni al padre per portarglieli e rivestirsi alla meglio.

Colleferro-Valmontone: quindici comuni per il turismo integrato

Quindici comuni dell'area prenestina e della Valle del Sacco sono interessati a far parte di un grande progetto di promozione turistica martedì 29 ottobre a Roma, Palazzo Doria Pamphili, su iniziativa del subcommissario della Provincia Antonio Calabresi.
I quindici comuni sono quelli di Colleferro e Valmontone, capifila, con Artena, Bellegra, Capranica Prenestina, Carpineto Romano,  Castel San Pietro Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico, Olevano Romano, Rocca di Cave, Roiate, Subiaco e Segni.
Il sindaco di Valmontone, Alberto Latini, illustra l'iniziativa che si propone il rilancio turistico della zona, animando il portale "Roma&più" tradotto in sette lingue, per il lancio di un'offerta turistica, culturale ed enogastronomica di tutta questa interessante zona del Lazio centrale.

Lazio: torna Klose, torna il gol?

Basta piangere sul latte versato: prendiamoci questi tre punti e ricominciamo a marciare. Non sarà facile, contro il Cagliari: ma la Lazio all'Olimpico sa farsi rispettare, solo la Fiorentina ha resistito sullo 0-0, per il resto tre vittorie: 2-1 all'Udinese, 3-0 al Chievo, 3-1 al Catania, oltre all'1-0 al Legia in Europa League, e se risaliamo indietro al campionato scorso, troviamo anche un 2-0 alla Sampdoria e un bellissimo 6-0 al Bologna. Dunque l'Olimpico è davvero il nostro regno, e in queste ultime partite abbiamo segnato anche la bellezza di 17 reti in appena 7 partite. Non è vero, dunque, che la Lazio non sappia segnare. E se proprio vogliamo, ricordiamoci che in quel 6-0 al Bologna Miro Klose mise a segno una clamorosa cinquina.
Torna Klose, torna il gol, la Lazio torna a vincere e a segnare, forse la crisi passerà, forse potremo cominciare a risalire delle posizioni in classifica, assestandoci in vista di una possibile e durevole rimonta. Dopo l'incontro col Cagliari, mercoledì la verità potrà venire dal Meazza, dove incontreremo un Milan ansioso quanto noi di rimettersi in sesto e di riprendere il cammino degno di una grande squadra.
Oltre a Klose, domenica sera aspettiamo belle novità dai giovani Perea, Keita e Felipe Anderson, che sono gli elementi sui quali contiamo per rilanciarci sia in campionato che in Europa League. Lotito, Tare e Petkovic hanno fatto piazza pulita dei Kozak e degli Zarate che tanto ci avevano illuso in passato con i loro gol, ed hanno preferito puntare sulla freschezza atletica e sulla giovinezza di questi ragazzi selezionati con tanta cura e con tanta preveggenza. Dovranno essere loro il nostro futuro, e ad essi va la nostra fiducia. Così come è venuta, alla svelta la crisi passerà. Basta riprendere lo slancio e crederci.

venerdì 25 ottobre 2013

Genazzano, Piglio e Serrone tra i comuni del grande progetto turistico di Terravision

Dormi, gusta, scopri, impara: la società inglese di turismo "Terravion group" ha presentato a Roma, presso la Stampa Estera, un grande progetto che coinvolge 400 comuni italiani di Lazio, Toscana, Lombardia e Veneto. La proposta è stata accolta dalla Thaz Italia. Aderiscono anche Regno Unito, Germania, Danimarca, Olanda, Svezia, Norvegia e Finlandia.
Hanno assicurato la loro adesione, nella nostra zona, i comuni di Genazzano con il sindaco Fabio Ascenzi, di Piglio con il sindaco Tommaso Cittadini, e di Serrone con il vicesindaco Gabriele Lolli.
Ogni comune dovrà offrire 200 posti giornalieri a partire dal 1 giugno 2014.
Terravision garantirà 100 euro al mese per ogni alloggio, più 5 euro a persona dopo i primi dieci giorni di permanenza. Una grande occasione da non lasciarsi sfuggire.

Che facciamo: rimpiangiamo Kozak e Zarate?

Continua alla Lazio la maledizione del gol mancato. Non si riesce più a vincere una partita, nemmeno quella contro l'armata Brancaleone dell'Apollon Limassol. Una, due, tre, quattro grandi occasioni a porta spalancata, una, due, tre, quattro grandi occasioni mancate. Petkovic deve avere una maledizione addosso.
Manca Klose, c'è Floccari e si rinuncia a Perea. Keita e Felipe Anderson si battono, ma non vanno a segno. Mancavano Candreva e Lulic, manca da troppo tempo Mauri. Le nostre risorse sono quelle che sono, Hernanes non ne indovina più una, nemmeno sui famosi calci di punizione.
Che facciamo, allora? Magari rimpiangiamo uno come Kozak, rozzo e impacciato, ma che almeno in porta ci coglieva. O addirittura rimpiangiamo quello Zarate fallitissimo negli ultimi tre campionati, ma che tornato in Argentina ha ripreso a fare gol a grappoli. Che forse a Formello c'è la maledizione del gol che non arriva più?

La Lazio si è affidata interamente a Klose, dimenticando che Klose ha 36 anni. Se Klose non c'è, l'attacco della Lazio non esiste più. Nessuno si è preoccupato di trovargli un vice all'altezza. Questo è stato un grave peccato, che si sconta. Lo sconta Petkovic con i suoi zero in attacco, che sono anche gli zero di vittorie in trasferta e la crisi di tutta la squadra. Tanto, paga l'allenatore, per colpe sue ed anche per colpe non sue, di allenatore aziendalista che dice sempre di sì. Se invece di Biglia avessimo acquistato Yilmaz, non staremmo a piangere così.

giovedì 24 ottobre 2013

Lazio sciupona, 0-0 a Cipro

Nel primo tempo la Lazio ha dominato, gettando al vento quattro occasioni da gol con Hernanes, Ederson e Floccari. Nella ripresa, il gioco è stato più equilibrato, l'Apollon Limassol si è reso pericoloso in due occasioni, mentre i biancocelesti hanno continuato a collezionare calci d'angolo e a sciupare nuove opportunità.
Il pareggio è comunque un risultato utile: la Lazio continua la sua imbattibilità europea, è seconda nel girone dietro ai turchi del Trabezon, e mantiene il punto di vantaggio sull'Apollon Limassol, che incontrerà all'Olimpico il 7 novembre e dovrebbe essere un avversario addomesticabile. Con quei tre punti, la Lazio avrebbe in pratica assicurato il passaggio ai sedicesimi di finale.
La prestazione della Lazio è stata accettabile, ma con la conferma delle solite carenze offensive. Nel primo tempo Floccari si è reso utile, ma non ha inciso. Meglio il giovanissimo Keita, che nel finale è stato sostituito da un pericoloso Felipe Anderson, autore di un paio di sgroppate autorevoli. Perea ha sostituito Floccari, ma nei venti minuti concessigli non ha potuto combinare molto.
Positivi i rientri di Radu e Novaretti, che hanno irrobustito la difesa.  Alcuni brillanti spunti di Hernanes, che però è stato troppo impreciso nelle conclusioni.

La collana verde: 19. Una testimonianza preziosa

- Sarà necessaria, in seguito, una dichiarazione notarile su questo certificato - spiegò pazientemente l'ufficiale postale. Per ora ci basta la sua parola, in quanto si tratta di denaro depositato di piccola entità -
- Grazie - rispose Damiano - Provvederò subito a regolarizzare tutto. Il notaio effettuerà lui le ricerche al municipio del mio paese -
Il notaio Bonicelli accolse e ascoltò con attenzione il lavoratore Damiano de Benedictis, facendosi rilasciare una fotocopia della dichiarazione dell'ufficio postale.
Con quei dati sommari, il notaio si mise in contatto con il Comune di Rocca di Giove, e si ebbe la conferma che tutti gli atti pubblici del paese erano andati distrutti con il bombardamento alleato del 23 aprile 1944, e così pure tutti i certificati di battesimo e di matrimonio della parrocchia di Santa Lucia. Tuttavia in paese c'erano ancora parecchi testimoni che ricordavano la nascita e i primi anni di vita di Damiano de Benedictis, figlio unico di Gaetano  Benedictis e di Mirella Antonucci, entrambi defunti. Damiano era nato nel mese di giugno del 1934, e precisamente il 23 giugno, come ricordava lui stesso e una sua antica compagna di scuola, Laura Basili, perché era nata esattamente un giorno dopo di lui, il 24 giugno.
In base soprattutto alla testimonianza della suddetta Laura Basili, il notaio Bonicelli poté ricostruire un documento ufficiale in cui venivano riportati fedelmente i nomi dei genitori e la data e il luogo presunti della nascita di Damiano de Benedictis. Quel documento fu ritenuto valido a tutti gli effetti di legge.

Artena: nuovo presidio socio-sanitario

Il sindaco Mario Petrichella ha dato le dimissioni solo da due giorni, è arrivato il commissario prefettizio, ma la città di Artena ha avuto lo stesso la sua grande occasione: è stato inaugurato proprio ieri, mercoledì 23 ottobre, il nuovo presidio sanitario dell'ASL Rm G 6 in Via dell'Oste, alle spalle del campo sportivo.
L'opera è stata fortemente voluta da Augusto Angelini, assessore ai servizi sociali, ed ha un'importanza fondamentale per tutta la zona. C'è stato anche il saluto di Quirino Briganti, sindaco di Carpineto Romano, comune capofila del distretto G 6. 
Un grazie ai dirigenti che si  sono tanto impegnati per questa realizzazione: Brizioli, Bonanni, Giovannoli e Petrichella. Portare i servizi vicino alle persone: questa la finalità. 
Presto un presidio socio-sanitario sarà aperto anche a Cave.

Lazio a Cipro per vincere: l'Europa è bella

Mentre la grande Roma riposa sugli allori, la piccola Lazio arriva a Cipro con una gran fame di Europa. L'Europa è bella, permette grandi viaggi, permette che si parli di te anche se non sei proprio uno squadrone, anche se hai tanti probemi.
Ma hai anche la possibilità di risolverli, un'occasione in più per risollevarti, il tuo orizzonte è più ampio, e vuol dire che in qualche modo te lo sei meritato. Cogli al volo l'occasione, capitano mio capitano! Sali sul tavolo della competizione continentale, mostra il tuo reale valore. Non c'è Lulic, non c'è Candreva, due gravi perdite a centrocampo: ma torna Klose, torna Radu, ecco di nuovo Ledesma e Gonzalez, ecco di nuovo la fiducia nel giovanissimo Keita, l'assist-man europeo a cui Hernanes e Floccari debbono i loro gol continentali. Lazio ancora imbattuta, Lazio ancora prima. l'Europa è tutta un'altra storia, e la vogliamo vivere intensamente.
La Lazio, insieme a Juventus, Milan, Napoli e Fiorentina, ha il dovere di tenere alto il vessillo del calcio italiano in Europa. Visto con quanto orgoglio la Juventus ieri sera si è battuta a Madrid contro il grande Real? La Juventus è stata la vincitrice morale di quella partita decisa da un'espulsione ingiusta di Chiellini. Spesso in Europa gli arbitri ci maltrattano. La Lazio è avvisata, nervi saldi e tutto sarà più semplice, la forza per vincere l'abbiamo con noi.
Ci basta anche un pareggio, a Limassol, per tenere a bada i ciprioti, terzo incomodo del girone dopo Lazio e Trebisonda. Poi potremo domarli all'Olimpico, anche se la curva nord resterà vuota, a scontare i peccati di quattro sconsiderati che fischiano i neri di fuori senza ricordare che ne abbiamo tre o quattro in casa: Keita, Cavanda, Ciani, Tounkara...Tanto nostro avvenire, tanta Europa integrata. Fischi e bù sono roba di altri tempi, ormai passati per sempre.
Avanti, Lazio, dunque: forte a Limassol. L'Europa è nostra.

mercoledì 23 ottobre 2013

Alessandro Nesta : addio al calcio

Alessandro Nesta, idolo della Lazio negli anni giovani, classe 1976, dà l'addio al calcio giocato. Nesta milita nel Montreal Impact, in Canada, ed ha 37 anni, quanti ne ha Totti e quanti ne ha il suo attuale compagno di squadra, anche lui ex laziale, Marco Di Vaio, che però non ha ancora intenzione di appendere gli scarpini.
Alessandro Nesta, uno dei nostri più grandi difensori di sempre, dopo la Lazio ha avuto una carriera mondiale nel Milan, con cui ha conquistato i più importanti trofei calcistici. 
Nesta, nel porre fine alla sua carriera di giocatore, ha rivolto un caldo saluto ai non dimenticati tifosi laziali, riproponendosi un giorno di tornare alla Lazio  come allenatore, carriera che intende affrontare col massimo impegno, come sempre.

Valmontone - Labico: la dolorosa scomparsa di Egidio Calvano

Emozione a Valmontone e a Labico per l'improvvisa scomparsa di Egidio Calvano, non ancora 64 anni, uomo di spicco della politica locale, ex sindaco di Valmontone e molto seguito nella sua cittadina natale di Labico. 
Il sindaco di Labico Alfredo Galli esprime tutto il dolore per la scomparsa di Calvano, che ha lasciato un grande vuoto per la forte personalità espressa negli ultimi decenni della vita politica di zona. 
Le condoglianze delle due città vanno alla famiglia di Calvano, così provata dalla sventura.

A Cipro tornano Radu e Klose - Perea e Keita ci riprovano

Alle spalle le nebbie del campionato, la Lazio si tuffa nell'Europa League con rinnovata fiducia. E' la Coppa che fa per lei, come in genere le Coppe. Ed è una giornata di allegria, perché si rivedono due bravi campioni come Radu e Klose, dopo un lungo letargo per curarsi da brutti infortuni. E due giovanissimi, Perea e Keita, vogliono riprovarci: per Brayan, da Bergamo, è venuto il primo squillo del gol, che si spera sia il primo di una lunga serie da parte di un giovane attaccante di venti anni, mentre i diciotto anni di Keita fanno già rumore, in Europa: dopo l'assist a Hernanes contro il Legia, c'è stato il nuovo invito a Floccari a Trebisonda, con il sensazionale pareggio finale dopo essere stati in svantaggio per 1-3 fino all'83'.
Se vuole, questa Lazio sbadigliante in campionato è capace di belle imprese in Europa, dove è ancora imbattuta, ancora prima nel suo girone, sia pure a pari merito con i turchi che sono una squadra forte, come forte si sta dimostrando questo Apollon di Limassol. Ma da Cipro dobbiamo tornare come minimo imbattuti, per tenere dietro questa squadra che costituisce il terzo incomodo del girone, ma che dovremmo poter battere e distanziare quando verrà all'Olimpico.
Mancano Candreva e Lulic, e non è assenza da poco. Ma, oltre a Radu e Klose, rientra Gonzalez, che costituisce per noi una garanzia di tenuta a centrocampo, e recuperiamo quel Ledesma che in difesa ci dà una sicurezza non indifferente, con la sua tenuta e la sua copertura giudiziosa per quanto poco appariscente. 
Una Lazio più saggia e prudente, meno sbilanciata nel gioco, proprio quella che ci garantisce un cammino europeo destinato a superare il girone e ad entrare almeno negli ottavi. Poi si vedrà. Quest'anno saremo forse più fortunati che non nella scorsa stagione, quando bastò una sola disgraziata sconfitta ad eliminarci nel momento in cui stavamo per entrare fra le quattro semifinaliste.

martedì 22 ottobre 2013

La collana verde: 18. Un magnifico giardino

Roberto e Damiano  mantennero la promessa, lavorando a fondo: Roberto sgrossava il ferro e tirava su delle lunghe aste, Damiano lavorava i festoni delle foglie, con belle variazioni. Giorno dopo giorno le grate si accumulavano, e i lavoratori del comune le trasportavano e impiantavano, creando subito una linea di recinzione spettacolare, attorno a una dolce collina piantata a cipressi e a pini. Stava nascendo davvero un bel giardino, magnifico quando l'opera fu completa e furono impiantati i due cancelli, vera opera d'arte di Damiano, un artigiano che aveva la mano fantasiosa dell'artista.
Il giardino di Serra Montana era piccolo, dalle dimensioni approssimativamente di un rettangolo largo quattrocento metri e profondo duecento, interamente circondato da quella bella ringhiera dalle foglie di quercia, che ricordava le antiche corone di alloro di cui si cingeva la testa dei poeti.
In quel verde prato in declivio i bambini giocavano volentieri tutto il giorno, fin dal primo giorno in cui il piccolo parco fu inaugurato dal sindaco Romano Puglisi, particolarmente orgoglioso di quell'opera.
I due fabbri ferrai furono pagati con una certa sollecitudine, sorprendente trattandosi di un'opera pubblica. Damiano prese quel denaro e lo trasferì subito nell'ufficio postale, in un libretto di risparmio che gli fu rilasciato senza difficoltà, con una semplice dichiarazione sui suoi dati di nascita: Damiano de Benedictis, nato a Rocca di Giove, L'Aquila, il 23 giugno 1934. Il documento originale di nascita non era reperibile, essendo andati distrutti tutti i volumi con i dati anagrafici dei duemila paesani sotto un bombardamento degli alleati, ed era sostituito provvisoriamente con quella dichiarazione.

Frosinone: nel carcere, il rugby...

Domenica 20 ottobre, il rugby è entrato ufficialemnte nella casa circondariale di Frosinone, carcere di massima sicurezza. E' nata, tra i giovani del carcere, la squadra dei Bisonti, militante in serie C, ed ha affrontato il Terracina (Latina). Ha arbitrato il trentenne Simone Sironi, sei anni di carriera in serie B come direttore di gara. 
Vittoria per 31-20 dei Bisonti, gran bel gioco, cinque mete e viva soddisfazione non solo per i ragazzi, ma anche per i dirigenti che hanno voluto questa squadra: Luisa Pesante, Leonardo Di Luia e Germana De Angelis. Una ventata di aria nuova e nuovi orizzonti.

Lazio: a gennaio potrebbe arrivare Berbatov, uno che fa tanti gol

Alla Lazio stanno cercando Dimitar Berbatov, attaccante bulgaro che fa tantissimi gol. Ne ha segnati ben 252, più di Totti, nella sua lunga carriera. Ha 32 anni, gioca nel Fulham, è in rotta con la sua società, è in scadenza di contratto a giugno, e a Londra dicono che la Lazio sia seriamente interessata a lui per risolvere il suo problema del gol.
Dimitar Berbatov, classe 1981,un gran fisico, 1.89 per 80 chilogrammi, non è giovanissimo ma è ancora in gamba. Ha una lunga carriera con le maggiori squadre di Europa: CSKA di Sofia, Manchester United, Tottenham, Bayer Monaco, Fulham. Di partite ne ha giocate ben 552, e con la nazionale bulgara ha messo insieme 78 incontri internazionali segnando la bellezza di 48 gol. E' uno che il gol lo ha in tasca: in tredici campionati da professionista, la sua media stagionale è di 42 partite giocate e di 16 gol a stagione, un vero e proprio bottino da grandissimo attaccante.
La quotazione di Dimitar Berbatov si aggira attualmente sui sei milioni di euro, ma sarebbe possibile averlo anche a meno essendo ormai imminente la sua scadenza di contratto. Se veramente la Lazio riuscirà a realizzare il colpaccio, a gennaio potrebbe avere a disposizione un ottimo sostituto per Miro Klose, ormai anche lui deciso a cambiare aria e ad andare a concludere altrove la sua carriera: ma Miro, ormai, di anni ne ha oltre 35, e Berbatov potrebbe dunque giocare ancora tre o quattro stagioni ad alto livello. Di uno come Berbatov, in realtà, la Lazio avrebbe urgente bisogno.

lunedì 21 ottobre 2013

Piglio: il francobollo del Cesanese

Esultanza a Piglio per l'uscita del bellissimo francobollo del Cesanese DOCG, uno dei quindici dedicati alla serie dei grandi vini d'Italia.
L'uscita del francobollo dai bei colori verde e blu, una spettacolare vigna e un magnifico grappolo d'uva nera con la scritta "Cesanese del Piglio", valore euro 0.70, è stata accolta con entusiasmo e ha dato l'occasione per un convegno promosso dal sindaco Tommaso Cittadini e dall'assessore Raffaello Ceccaroni.
Il Cesanese, oltre al Piglio, coinvolge anche i vicini territori di Anagni, Acuto, Paliano e Serrone, zona pregiata di questo prorompente Cesanese DOCG. Soddisfazione anche per Maria Ernesta Berucci, direttrice della Strada del Vino.

La coperta di Petkovic è sempre più corta

E' un signore, non c'è dubbio. Sincero, elegante, pronto a darsi tutte le colpe. Però è troppo aziendale, e cominciando a perdere colpi perde anche la fiducia che la gente riponeva in lui.
Dimissioni? Forse sì. Certo no, Lotito non licenzia mai i suoi allenatori a cuor leggero, deve arrivarci proprio quando le gomme della bici sono entrambe a terra. Con Petkovic, poi, scelto con tanta riservatezza e con tanta cura, e risultato subito gradito a tutti...
Ma ora la squadra è stata potenziata, e i risultati non arrivano. Quel 26 maggio, poi, ha finito per imbrogliare le carte, lasciandoci credere di essere ancora più forti della Roma malgrado tutto, malgrado anche lo scavalcamento in classifica. Se non avessimo vinto la Coppa Italia, ora sarebbe la Roma a giocare in Europa League e noi staremmo fuori anche da questo piccolo torneo consolatorio, nel quale bene o male andiamo ad affogare le nostre amarezze cercando una qualche compensazione. Giovedì, altra puntata a Limassol. Ma se dovessimo tornare sconfitti, addio Petkovic.
Vladimir oggi ha tanti giocatori a disposizione, potrebbe fare un buon turn over se sapesse usarli bene. Invece ci siamo accorti che l'uomo di Sarajevo difficilmente riesce a trovare gli equilibri completi: se rafforza la difesa col modulo a quattro, si accorge di avere un attacco debole e monocorde. Se invece potenzia un po' l'attacco con la doppia punta, ecco che cominciano i guai difensivi, che diventano tragici con il modulo a tre. Con gli impulsivi difensori che si ritrova, quattro bastano appena, tre sono decisamente pochi, e alla fine salta anche il centrocampo che è l'unico reparto veramente completo della squadra.
La Lazio sta accorgendosi di essere forse male assortita, potenziata nel settore già ricco, il dualismo Ledesma-Biglia non giova a nessuno dei due e nuoce alla squadra. Bisogna ricominciare daccapo. Ma Petkovic sembra non riesca più a indovinare la combinazione giusta. E se arrivasse davvero Mihajlovic? Forse avremmo bisogno del suo pugno di ferro, di decisioni coerenti, e non del guanto di velluto.

domenica 20 ottobre 2013

Perea ci illude, poi terza sconfitta

Illusione. Il gol di Perea. Pareggio raggiunto, va bene in casa di un'Atalanta imbattibile in difesa. Poi Petkovic, che vuole vincere finalmente in trasferta, getta in campo, dopo Candreva, anche Keita e Klose...e i nerazzurri di Colantuono riescono a vincere con un gran gol di Denis.
Torniamo a casa umiliati e offesi, con questa Roma che giganteggia e ride di noi. E non c'è tempo neanche di rattristarci troppo, perché giovedì andiamo a Limassol, a Cipro, a vedercela con quell'Apollon che sta andando forte ed è a un solo punto in classifica in Europa League dietro di noi, deciso a scavalcarci. E siccome le trasferte pesano ormai così tanto alla Lazio, bisognerà fare miracoli per non farci superare.
Che dire di questa Lazio? E di questo Petkovic che in trasferta sa solo perdere? Certamente Lotito, che ha il coraggio di rimproverare il tecnico e di rinfacciargli qualcosa, non avrà il coraggio di metterlo in preallarme anche se si parla tanto di Simeone e di Mihajlovic, cioè di aspiranti seri alla panchina biancoceleste. Ma se davvero dobbiamo pensare all'avvenire, a quell'avvenire per cui stiamo tanto costruendo e lavorando, ebbene, con Petkovic questo grande avvenire comincia a diventare problematico.
Il traguardo della Champions, accuratamente programmato, a questo punto si allontana seriamente. Occorrerebbe una reazione forte, ma questa tarda ad arrivare. Riprenderemo domenica con il Cagliari, un avversario serio e che non può essere scavalcato alla leggera. Una Lazio da ripensare in fretta, da rafforzare in difesa (altro che modulo a tre, davvero letale per noi), e da rendere più concreta in attacco. Un compito durissimo per un Petkovic tentennante.

La collana verde: 17. Un progetto ben riuscito

- Un disegno particolare? - Roberto era un po' perplesso. Non aveva idee speciali, lui: se la cavava solo con le cose normali.
- A me piace molto progettare disegni interessanti per il ferro battuto, e poi lavorarci su - disse Damiano. - Se viene domani, sindaco, le faccio vedere un abbozzo, e sono convinto che le piacerà -
La sera il nuovo lavoratore chiese a Roberto di potersi mettere subito a disegnare un progetto. Nella sua stanza c'era un robusto tavolino, e lui si procurò fogli da disegno e matite. Nel giro di due ore aveva già preparato uno schema di disegno compatibile col ferro battuto, lineare ed elegante nello stesso tempo: un festone che, ripetuto a distanza di due metri, poteva coprire tutta la lunghezza prevista, un perimetro di oltre mille metri intervallati da due originali cancelli, uno principale d'entrata e uno secondario di uscita. Proprio un bel lavoro. Roberto subito si congratulò.
- Sarai tu, in pratica, ad eseguirlo: è roba fine, io mi dedicherò al lavoro ordinario, e tu risponderai di persona al sindaco -
- D'accordo. Spero proprio che rimanga soddisfatto - rispose Damiano in tono sicuro, senza falsa modestia.
Il disegno, semplice e classico nello stesso tempo, un'elegante foglia di quercia come motivo base, piacque molto anche ad Agata, quando all'ora di cena glielo mostrarono.
- Bene, Damiano - commentò la donna. - Hai portato qualcosa di nuovo nella nostra officina, e vedrai che la ringhiera avrà un grande successo -

Frosinone: festa della scuola

Il sindaco di Frosinone  Nicola Ottaviani e l'assessore alla pubblica istruzione Claudio Caparrelli hanno realizzato, ieri sabato 19 ottobre, la seconda edizione della Festa della Scuola. Oltre duemila alunni delle elementari e della media hanno affollato il Palasport, esibendosi in canti, balli e brani di recitazione.
La Festa della Scuola, dedicata anche alla Costituzione di cui ogni anno viene sottolineato uno dei temi fondamentali, serve da inaugurazione al nuovo anno scolastico e come momento dei aggregazione per le famiglie, segno sicuro di crescita collettiva.

Si chiama Michal Borecki, sedici anni, è laziale, esplode nell'Under 17 polacca

Piccoli laziali crescono. Ultimo a esplodere è il sedicenne polacco Michal Borecki, classe 1997, arrivato a Formello lo scorso agosto, finora non utilizzato perché privo di autorizzazione della FIFA. Ma finalmente questa è arrivata, e Simone Inzaghi per gli allievi e Alberto Bollini per la Primavera finalmente potranno usufruire del suo bel gioco a centrocampo, una vera risorsa.
Per ora Michal si è messo in luce con la nazionale polacca Under 17, partecipando da titolare alle prime due gare di selezione per gli europei 2014. Due gare vittoriose, che hanno messo in evidenza il suo talento.
La Lazio continua a pescare, con il talent scout Igli Tare, in  tutte le parti del mondo calcistico, e Borecki è solanto l'ultima pedina di una lunga serie, che sta facendo del vivaio della Lazio una vera miniera internazionale. Ora i giovani calciatori di talento la Lazio li accoglie quando sono ancora pulcini implumi, li svezza, li fa crescere e poi li conduce fino alla prima squadra. I primi arrrivi con queste caratteristiche rispondono al nome di Cavanda e di Keita, ma tanti altri stanno crescendo, e presto li vedremo alle dipendenze di Petkovic. Un altro di questi sarà Antonio Rozzi, che si sta svezzando nel Real Madrid B, ma col prossimo agosto la Lazio lo riavrà indietro e lo schiererà tra i convocati per la nuova stagione calcistica assieme ai Perea, ai Kieta, ai Felipe Anderson, agli Elez e ai Tounkara. Tutto frutto del costante lavoro di Igli Tare, talent scout di grande valore.

sabato 19 ottobre 2013

La collana verde: 16. La ringhiera del giardino

Il Comune di Serra Montana ordinò a Roberto i lavori per una bella ringhiera di ferro intorno al giardino pubblico. 
- E' un lavoro oneroso, per me. Occorreranno almeno tre mesi, se non di più - disse il fabbro al sindaco Romano Puglisi.
- Accetti, oppure mi rivolgo al fabbro del paese vicino? -
- Accetto, accetto: per fortuna è arrivato proprio ieri un lavoratore nuovo nella mia officina: è molto in gamba e mi darà una valida mano. Ecco, è lui: glielo presento -
- Piacere, sindaco. Mi chiamo Damiano. Ce la metteremo tutta per fare una ringhiera artistica che soddisferà in pieno il paese -
Il sindaco fissò il nuovo lavoratore, scrutandone a lungo lo sguardo penetrante, poi parve rassicurato e gli strinse la mano.
- Da dove vieni? -
- Da Rocca di Giove, in Abruzzo. Non è lontano da qui, è una giornata di viaggio dietro queste montagne. Però sono strade fuori mano, molto brutte -
- Un po' le conosco - disse il sindaco - Ma al tuo paese non ci sono mai stato -
- Si tratta di quattro case rustiche, un paesetto di contadini. Ma anche lì lavoravo in una officina -
- Potreste farmi dei disegni per la ringhiera? Vorrei qualcosa di speciale, ho un buon finanziamento e mi piacerebbe spenderlo bene, un'opera che deve essere ricordata dalla gente -

Frosinone: fermare il declino

"Fare per fermare il declino". Luciano Faga si è posto a capo di uno schieramento politico per favorire la nascita di qualcosa di realmente nuovo.
La riduzione dei debiti pubblici è al primo posto: ridurre le spese di almeno sei punti del PIL in cinque anni, ridurre la pressione fiscale, liberalizzare i settori pubblici, sostenere il reddito di chi perde il lavoro, legislazione organica del conflitto d'interesse, funzionamento reale della giustizia, potenziare la crescita dei giovani e delle donne, la scuola come volano dell'emancipazione, introduzione di un vero federalismo. Questi, secono Faga, i punti base per fermare il declino.

La Lazio punta Vasile, il nuovo Radu

Tare insiste. Cerca dappertutto giovani talenti, come un cane da tartufo. La Romania è un terreno fertile, e ora la Lazio sta puntando il terzino sinistro Nicolae Vasile, nato a Bucarest il 29 dicembre 1995, dunque non ancora diciotto anni.
Vasile milita nel Rapid Bucarest, ed è un po' il perno della nazionale Under 19. E' un mancino, fortissimo difensore, gioca terzino sinistro e ricorda Stefan Radu. La Lazio vuole fare di lui, appunto, l'erede di Radu, scusate il gioco di parole, ma rende perfettamente l'idea.
L'anno scorso lo cercò la Roma, che però non chiuse. Ora la Lazio cerca il colpo giusto. Il valore commerciale del ragazzo si aggira sui 400 mila euro, e saperlo prendere al volo sicuramente costituirebbe un eccellente affare.
Formello sta diventando, in questo senso, una vera fucina internazionale. Bollini ha fra le mani una Primavera straordinariamente ricca di talenti, ai quali Petkovic può attingere liberamente, per trovare linfa per la prima squadra. Elez, Oikonomidis, Tounkara, Antic, Strakosha, per non parlare dei "nostri" Lombardi, Crecco, Pollace, Filippini, e tanti altri ragazzi dal futuro interessante. A questi potrebbe aggiungersi Vasile, un difensore di prima qualità. E ricordiamo che in anticamera della prima squadra, con un piede già dentro, la Lazio ha ormai tanti altri giovani di avvenire. Perea, Keita, Felipe Anderson, Vinicius, Cavanda, Berisha. Il lavoro incessante di Igli Tare sta dando i suoi frutti, e la Lazio appare ormai una società che può contare ad occhi chiusi su un buon futuro. Lo dimostra anche la fiducia che gode in borsa, dove le sue azioni sono in costante e vigorosa ascesa. Una società di calcio davvero gestita bene.

venerdì 18 ottobre 2013

Palestrina: festival film corti

Da giovedì 17 a domenica 20 ottobre, il cinema Principe di Palestrina sta vivendo il Festival dei Film Corti.
Giovedì hanno esordito i The Pills con una sketch-comedy, oggi venerdì 18 sarà presentato il film "Across the Universe" sui Beatles, sabato 19 l'atteso evento di Stelvio Cipriani, autore di oltre 350 colonne sonore per il cinema. Gran finale domenica 20, con la premiazione dei cortometraggi vincitori, con una giuria di qualità presieduta dall'on. Lidia Ravera e la presenza di Francesca Rettondini e Adriana Russo, ospiti l'attore George Hilton e la banda televisiva di Strakult di Marco Giusti. 
Giuria del pubblico con 120 membri, e presenza di 1200 studenti che comporranno la giuria giovanile.

Forse dieci laziali impegnati ai mondiali

Otto sono sicuri, dieci probabili: sono i giocatori biancocelesti che saranno impegnati nei campionati del mondo in Brasile nel 2014. Si tratta di un vero e proprio record, con la Lazio che in passato non è stata mai tanto protagonista, nemmeno ai tempi del secondo scudetto, quando avevamo forse la Lazio più forte di tutti i tempi.
L'Italia, infatti, presenterà Marchetti e Candreva, la Germania Miro Klose, il Brasile Anderson Hernanes, la Bosnia Senad Lulic, l'Uruguay Alvaro Gonzalez, l'Argentina Lucas Biglia, la Nigeria Ogenyi Onazi, mentre hanno più di una speranza di essere inseriti nei prossimi mesi altri due bravi giocatori biancocelesti: Luis Cavanda nel Belgio, e Brayan Perea nelle file della Colombia: molto dipenderà dal modo in cui riusciranno a battersi nelle prossime partite del campionato italiano.
Che significato hanno, queste presenze? Non è un fatto casuale e fortuito, ma frutto di una scelta pensata a lungo da Tare e da Lotito, che questi giocatori sono riusciti ad assicurarsi con ricerche di mercato attente e giudiziose, senza spendere mai capitali ingenti. Il più costoso di tutti è stato senza dubbio Anderson Hernanes, che è costato 11 milioni, mentre gli altri nove hanno un costo molto pià ridotto, a partire dagli 8 milioni spesi a rate per Antonio Candreva.
La Lazio ha poi altri giocatori nazionali che non disputeranno i mondiali, come gli albanesi Cana e Berisha, e altri giovani di valore con un futuro assicurato, come Keita, Tounkara, Elez e Antic, tutti militanti nelle nazionali juniores. Forse nessuna società di calcio italiana ha saputo selezionare una quantità così elevata di giocatori di calcio a livello nazionale come la Lazio, che è diventata una fucina di speranze tecniche dal grande futuro internazionale.

giovedì 17 ottobre 2013

La collana verde: 15. Mi trovo bene da solo

- Ho quarant'anni - spiegò Damiano. - Per cinque anni sono stato veramente felice, anche se mi sarebbe piaciuto avere dei figli -
- Faresti sempre in tempo. I quarant'anni sono il miglior periodo della vita -
Damiano alzò le spalle e bevve un altro goccio di vino, quasi per scacciare un pensiero fastidioso.
- Qui in paese non mancano belle ragazze, anche se un po' mature. Ci sono parecchie zitelle, come le chiamiamo noi anziani, ma sono solo delle splendide trentenni. Sai, oggi le donne tendono a sposarsi in  età più matura -
- Mi trovo bene da solo, non soffro troppo il fatto di non avere nessuno vicino. Magari mi basta far due chiacchiere con gli amici -
Roberto non insistette: si accorse che quel discorso dava un po' di noia al suo ospite.
- Ho visto che ti trovi a meraviglia a lavorare col ferro. Questo è un periodo in cui si costruisce molto, e c'è molto da fare. Se reggiamo il ritmo, c'è da metter da parte dei bei soldi. Sono l'unica officina del paese e tutti si rivolgono a me -
- E' un lavoro che mi piace. Lo facevo già in Belgio, e così pure al mio paese. Il lavoro non mi è mai mancato -
- Ora dovrai adattarti a lavorare con me. Eri indipendente? -
- No, ho sempre lavorato nelle officine di altri fabbri, non mi va di assumermi delle responsabilità dirette, sono un buon esecutore -
Nel frattempo, Agata era tornata su. 
- E' tutto a posto. E' una stanza abbastanza accogliente. Ti troverai bene, ne sono sicura -
Damiano ringraziò con un sorriso. Si trattennero ancora a lungo a parlare di lavoro e di faccende familiari.

Paliano: premio internazionale al dottor Luca Prosperini

Il dottor Luca Prosperini, cittadino di Paliano, è stato premiato a Copenaghen per una importante ricerca sulla sclerosi multipla, che migliora l'equilibrio dei pazienti.
Luca Prosperini, neurologo e dottore di ricerca presso il Centro Sclerosi Multipla dell'ospedale di S. Andrea, è stato premiato al 29.mo congresso sulla Sclerosi Multipla che si è svolto a Copenaghen dal 2 al 5 ottobre 2013, e che ha visto la partecipazione di oltre settemila operatori di tutti i continenti.
Al dottor Luca Prosperini le nostre più vive congratulazioni.

Klose e Floccari: guarire la Lazio dal mal di gol

Piangevamo per la difesa, ma alla fine la Lazio si è accorta che qualcosa non va proprio nel settore opposto, l'attacco. La difesa, infatti, partita malissimo col 4-0 in Supercoppa e ricaduta pesantemente sul terreno della Juve in campionato (4-1), con la bellezza di otto gol in due partite alle spalle di Marchetti, piano piano ha saputo riprendersi e risalire la china. Nelle restanti otto partite di gol ne ha subiti altri nove, di cui tre a Tre ...bisonda. Undici gol in tre partite, ma poi solo sei nelle restanti sette, con un paio d'incontri chiusi a reti inviolate (col Chievo e con la Fiorentina). Pur con gli uomini  ridotti al minimo indispensabile, tanto da dover richiamare Lulic indietro, la difesa della Lazio ha cominciato ad ingranare e sicuramente, alla fine, coi rientri di Radu, di Konko e di Biava, la ritroveremo tra le migliori.
Ma, guariti da un male, la Lazio è caduta del male opposto: il mal di gol. Perduto Klose per un paio di mesi, la Lazio ha dimostrato di non saper più segnare. Su dieci incontri, ben tre volte non è andata a bersaglio: Juve in supercoppa, l'amarissimo derby, il bianchissimo Lazio-Fiorentina. In dieci gare, sono arrivati appena quindici gol, di cui solo tre degli attaccanti (Klose uno, Floccari due), e dieci da centrocampisti e difensori: Candreva tre, Hernanes tre, Lulic due, Onazi uno, Ederson uno, Cavanda uno, Dias uno. I giovani e promettenti Keita e Perea ancora a zero. 
A Bergamo, rientra Klose. Con lo schema dell'unica punta, come sperare di guarire dal mal di gol? Forse affiancandogli Floccari fin dal primo minuto le cose migliorerebbero. In questi ultimi giorni la Lazio sta provando addirittura il tridente, inserendo Perea o Keita  accanto ai due cannonieri più quotati, che sanno di avere solo questa stagione  a disposizione essendo in scadenza di contratto. Ora o mai più Klose e Floccari potranno sperare di dare la scalata alla classifica dei cannonieri della Lazio, che per ora vede Hernanes a quota 40, Klose a quota 32 e Floccari a quota 30, lontanissimi dai 100 di Tommaso Rocchi.
Per Klose e Floccari, dunque, l'ora del gol è arrivata. Ora o mai più. E con i loro gol, la Lazio deve sperare di guarire da un altro grande male: quello di non saper più vincere in trasferta.

mercoledì 16 ottobre 2013

Fiuggi: il ricordo della Shoah

Oggi, mercoledì 16 ottobre, alle ore 12, nell'Istituto Alberghiero di Fiuggi, verrà ricordato il settantesimo anniversario della razzia del ghetto di Roma da parte dei nazifascisti. L'iniziativa è stata presa dalla Biblioteca della Shoah "Il Novecento e le sue storie".
Il preside Giacinto Cerrato ha invitato lo storico Pino Pelloni e lo scrittore Orazio Andrea Santagati, vincitore del premio Fiuggi Storia 2013 con il libro "L'amico del Fuhrer", i cui parenti furono uccisi nel campo di concentramento di Auschwitz.
Alle 5.15 del mattino del 16 ottobre 1943 le SS invesero le strade del Portico di Ottavia e arrestarono 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni piombati partirono dalla Stazione Tiburtina. Dopo sei giorni arrivarono al campo di concentramento di Auschwitz. Solo quindici uomini e una donna (Settimia Spizzichino) ritornarono a casa dalla Polonia. Nessuno dei duecento bambini è mai tornato.
Sarà presentato un documentario di Piero Melograno e di Pino Pelloni, dedicato ai crimini della Seconda Guerra Mondiale. In serata, saranno accesi lumi sotto la menorah dell'antico ghetto di Anticoli.

Gullit Zolameso, 18 anni, Finlandia, sogna la Lazio

C'è un giocatore, fra i tanti che la Lazio potrebbe portare a Roma a rinforzare l'attacco, che si propone apertamente, e che sogna di diventare biancoceleste.
Questo giocatore è Gullit Zolameso, finlandese di origine angolana, messosi in luce di recente con le giovanili della Finlandia. Milita nell'Ilves di Tampere, classe '95, dunque diciotto anni, che è stato definito "il Messi nero". E' una punta veloce, molto tecnica, dotata di una gran visione di gioco. Sulle sue orme si sono poste già alcune squadre europee come le olandesi AZ Alkmaar e il Feyenord, e gli inglesi del West Ham, ma Gullit Zolameso, in modo del tutto sorprendente, si è detto grande ammiratore del calcio italiano e in modo particolare della Lazio, per la quale stravede. Il suo sogno sarebbe appunto quello di trasferirsi a Roma per sviluppare le sue doti naturali e fare ulteriori progressi.
La sua quotazione si aggira sui due milioni di euro, e potrebbe davvero venire alla Lazio alla riapertura della campagna acquisti di gennaio, ma gli aspiranti a questo ruolo sono molti, e non si sa se il giovane Gullit potrà davvero trasformare in realtà il suo sogno.  Troverebbe posto accanto ad altri giovanissimi di colore come Keita e Tounkara, altri due pretendenti al trono che ora vede regnare Miro Klose come unica grande punta biancoceleste.
Gullit Zolameso ha sicuramente un grande futuro. Bisogna solo vedere se questo futuro potrà essere veramente in biancoceleste, come nei suoi sogni di grande speranza del calcio euorpeo.

martedì 15 ottobre 2013

Rozzi buon esordio con l'Under 21

Buon esordio di Antonio Rozzi, ieri in Belgio, con la nazionale Under 21, vittoriosa per 1-0 contro i padroni di casa, che all'andata in Italia ci avevano schiacciato per 3-1. Si è trattato dunque di una clamorosa rivincita per i rtagazzi di Gigi Di Biagio, che ci rimette in corsa per il campionato europeo.
L'Italia è andata a rete dopo soli 4 minuti con un gol di testa di Battocchio, e poi ha difeso con decisione il vantaggio. Rozzi ha giocato, con buon rendimento, fino al 53', sostituito poi da Molina. Rozzi milita attualmente nel Real Madrid B, ma a fine stagione tornerà con sicurezza alla Lazio.

La collana verde: 14. La scomparsa di Louise

- Se non sei troppo stanco - disse la donna a Damiano - vado giù nella tua camera a cambiare le lenzuola e a fare almeno una pulizia superficiale. Sono due anni che non entra più nessuno, laggiù -
Agata scese infatti portando con sé una granata e un panno per spolverare. - Ti lascio giù queste cose, così potrai servirtene da solo nei prossimi giorni. Dovrai provvedere di persona, perché io non ho tempo -
I due uomini rimasero soli, rinnovando ogni tanto il brindisi. Il vino era leggero e si lasciava bere piacevolmente.
Roberto cercò di sapere ancora qualcosa sul conto dell'uomo comparso in paese così all'improvviso.
- Come mai hai deciso di lasciare la tua casa? Non ti trovavi bene? Non hai dei parenti o degli amici? -
- No: Ero davvero solo, non riuscivo a superare la tristezza per la morte di mia moglie. L'avevo sposata quasi dieci anni fa in Belgio, dove ero andato a lavorare come manovale. Lei era belga, si chiamava Louise, ed era molto dispiaciuta di non avermi potuto dare dei figli, almeno uno. Ora non sarei così solo, forse non sarei andato via ancora una volta -
- Come è morta, Louise? - 
- Una strana e terribile malattia, all'improvviso. Una settimana di orribili sofferenze, invocava la morte, non resisteva più -
- Povera donna! Non hai provato a risposarti? Sei ancora molto giovane -
- Ho quarant'anni. Per cinque anni sono stato veramente felice, anche se mi sarebbe piaciuto avere dei figli -

Genazzano: Kyenge, Sigalini, Milana, nasce l'Europa futura

Dal Castello Colonna di Genazzano, domenica 13 settembre, un grande incontro a tre fra il ministro Cécile Kyenge, il vescovo Domenico Sigalini e l'eurodeputato Guido Milana.
Governo, Chiesa, Europa: grandi riflessioni sul futuro. Presente il sindaco di Genazzano Fabio Ascenzi, che ha sottolineato le enormi difficoltà in cui si dibattono i comuni.
Cécile Kyenge ha lanciato lo slogan: "Nascere in Italia, crescere cittadini euopei". Sigalini ha sintetizzato: "Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero". Guido Milana ha ricordato che l'Europa deve essere ormai considerata la nostra patria comune.
Nei due giorni precedenti, Genazzano ha condiviso l'esperienza del Decoder Campus sull'informazione, base della nostra cultura moderna.

Il Profeta se ne va? Tutto dipende da Felipe

Che Hernanes sia grande, nessuno lo discute. Che Hernanes sia il più desiderato giocatore laziale, è altrettanto notorio. Che l'Arsenal e Wenger stravedano per lui, ce lo fanno sapere ogni giorno. E sappiamo tutti benissimo che, in scadenza di contratto nel 2015, la Lazio potrà sfruttare per un altro anno, questo in corso, il suo Profeta, ma poi dovrà arrendersi a cederlo, non avendo i soldi necessari per rinnovargli un contratto in competizione con i grandi club britannici.
Si spara la cifra di 25 milioni, ma trattabili, e a 20 Lotito sarebbe già disposto a cedere, perché un'occasione simile non si ripresenterà prima di cinque  o sei anni. Un plusvalore di quelli che ti salvano il bilancio di una o due annate, e che voragine spaventosa sia la gestione di una società calcistica lo sanno bene dalle parti di Milano, ma anche di Napoli, di Roma (l'altra sponda...) e di Firenze.
Ma come si fa a rinunciare a uno come Hernanes senza piangere per i prossimi dieci anni? C'è un solo sistema: trovare un Hernanes nuovo. La Lazio ci ha pensato da tempo, e non è un caso che si ritrovi con un Felipe Anderson made in Brasil e con le stesse caratteristiche di Anderson il Profeta. Tutto dipende da Felipe, se la Lazio potrà cedere Hernanes senza scavarsi la tomba con le proprie mani, ma anzi assicurandosi un futuro giovane a centrocampo con un campione pieno d'idee, di estro, di gioco e di gol spettacolari. Perciò, teniamoci stretti i due Anderson per tutto quest'anno, e seguiamo passo passo l'ascesa di Felipe, che rappresenta gran parte del nostro futuro.

lunedì 14 ottobre 2013

Rodolfo Lena (Regione): 2 milioni e mezzo di risparmio sulle spese sanitarie

Rodolfo Lena, consigliere regionale del Lazio per le politiche sociali e la salute, conferma la chiusura dell'Azienda di Sanità Pubblica-Laziosanità al 30 novembre prossimo. La giunta ratificherà l'ultimo finanziamento, 10 milioni e mezzo di capitalizzazione di tutte le spese per l'anno in corso, con un risparmio di 2 milioni e quattrocentomila euro sulla spesa preventivata.
Sono stati realizzati risparmi sui compensi del collegio sindacale, con  la dismissione  delle auto di servizio, e con la disdetta di contratti di locazione per dotazioni tecnologiche e informatiche. 
La parte più consistente dei dipendenti a carico dell'ASP è stata assegnata alla programmazione sociosanitaria della Regione, sottoposta a un pesante lavoro a tutela del cittadino.

La Lazio a caccia di Christian Benteke

Trovare il futuro erede di Miro Klose è diventato la parola d'ordine, alla Lazio. Sappiamo che Klose ha in animo di giocare ancora due stagioni, ma lo vogliono da più parti, America compresa, e il campionissimo non è sicuro di poter restare alla Lazio.
Tuttavia, anche restando, a Klose bisogna per forza abbinare un altro grande attaccante per prepararne la sostituzione. Si moltiplicano le voci. Una delle più interessanti è quella che riguarda Christian Benteke, il bravissimo centravanti belga che milita nell'Aston Villa, dopo aver giocato a lungo nel Genke e nello Standard Liegi.
Benteke, di origine congolese, è naturalizzato belga e milita stabilmente nella nazionale del Belgio, con la quale ha disputato 16 partite e segnato 6 reti. 
Benteke è giovane, è nato il 3 dicembre 1990 ed ha dunque 22 anni. Ha un fisico notevole: è alto un metro e 91 e pesa 82 chilogrammi. Pur essendo così giovane, ha già una buona carriera alle spalle, fatta di 210 partite da professionista, con 98 reti all'attivo. Tutto ciò, in appena cinque stagioni, con una media di 40 partite all'anno e una ventina di gol a campionato, contando anche le 54 presenze e i 31 gol messi a segno nella lunga serie degli incontri delle nazionali giovanili dai 17 ai 21 anni.
Il valore di Benteke è ben noto agli intenditori, e la sua quotazione si aggira  sui dieci milioni di euro. Un prezzo abbastanza elevato, ma che assicurerebbe alla Lazio un erede degno di Miro Klose.

domenica 13 ottobre 2013

La collana verde: 13. Una cena tra amici

- Grazie, Roberto: sei un vero amico. Spero di ripagarti di tutto con il mio lavoro -
Damiano si appoggiò un attimo sul lettino: si sentiva stanco. Ma Roberto gli disse: - Vieni a cena a casa mia. Mia moglie Agata è un tipo alla mano e non si dispiacerà di averti come ospite -
Damiano si schermiva, ma l'altro insistette: - Abitiamo di sopra. Devi salire solo due scale e ti troverai a tuo agio -
- Sei troppo buono, amico, ma non ti nego che ho un certo appetito, dopo quattro ore di lavoro -
Salirono una rampa di scale. Agata aveva già apparecchiato per la cena, e quando vide l'ospite non si meravigliò. 
- Ah, sei tu il nuovo lavoratore! Ho già messo un piatto in più perché sapevo che Roberto ti avrebbe invitato. Ha un cuore d'oro. I nostri figli sono già grandi e sono sposati tutti e tre, sia i due maschi che la ragazza. Ha venti anni, beata lei! Tu hai figli? -
- No, no, figli non ne abbiamo avuti. Mia moglie è morta dieci anni fa, e da allora sono rimasto sempre libero -
Roberto si sedette, facendo cenno a Damiano di fare altrettanto. Agata servì un buon piatto di spaghetti al sugo di pomodoro, abbondante, e poi una porzione di carne con verdura di contorno. Il vino era buono, di produzione propria: Roberto lavorava un po' anche nella vigna.
- Alla nostra salute!- brindò il padrone di casa.
- Alla salute di noi tutti!- rispose Damiano. Agata fece altrettanto, alzando il bicchiere con un sorriso.

Cave: corso per arbitri (anche donne)

La sezione arbitri di Ciampino (Roma) organizza un corso per arbitri di calcio presso il campo sportivo "Luigi Ariola" di Cave (Roma).
Il corso, completamente gratuito, è rivolto a tutte le ragazze e i ragazzi da 15 a 35 anni, e dà diritto alla divisa ufficiale, a un rimborso spese per ogni gara disputata, e alla tessera federale per l'ingresso gratuito a tutti gli stadi d'Italia (tribuna). Inoltre l'attività arbitrale concorre a determinare il credito di formazione scolastica ai fini del punteggio finale dell'esame di stato.
Per informazioni, rivolgersi al tel. 06/ 7963307.

Candreva, Hernanes e Cana tra i grandi del campionato

Tempo di classifiche di rendimento. Antonio Candreva è stato inserito dalla Gazzetta dello Sport nella formazione ideale della serie A che comprende, con vari primati ruolo per ruolo, i seguenti giocatori; Rafael (Verona); Vrsaljko (Genoa), Barzagli (Juventus), Juan Jesus (Inter), Pasqual (Fiorentina); De Rossi  (Roma), Allan (Udinese), Rigoni (Chievo); Alvarez (Inter), Balotelli (Milan) e Candreva (Lazio). Il modulo principe è il 4-3-3 realizzato da Rudi Garcia (Roma).
Antonio Candreva figura al primo posto nella classifica dei tiri a rete, ben 24, di cui dieci nello specchio (e tre gol). Candreva è anche primo assoluto nei cross su azione: 45, alla pari col bolognese Diamanti, e secondo dopo Alvarez nei dribbling riusciti (23).
Non sono entrati nella formazione ideale, ma hanno avuto una citazione d'onore altri due laziali: Hernanes, primo degli esclusi dalla formazione tipo, primo centrocampista con 18 tiri, e primo assoluto nei tiri entro lo specchio con 14, uno in più di Balotelli! Bravissimo anche Lorik Cana, 20 palloni intercettati, secondo dopo l'interista Juan Jesus.

Anche per il pubblico, la Lazio è settima

Nelle prime sette giornate di campionato, lo scudetto del pubblico è andato all'Inter, con una media di 58 mila spettatori per incontro. Al secondo posto segue il Napoli con 45 mila spettatori, mentre la Juventus è terza, con 39, quarto il Milan con 37, quinta la Roma con 36, sesta la Fiorentina con 31. La Lazio è la settima delle sette sorelle, con una media di 28 mila spettatori  a partita. Seguono la Sampdoria, ottava con 24, il Genoa, nono con 21, e il sorprendente Verona, decimo con 20 mila.
Grande pubblico, forte squadra. Sorprende il deludente quinto posto della Roma, mentre il nostro settimo posto sta a confermare una certa flessione del tifo biancoceleste, che di solito veleggia in quarta posizione, alle spalle di Napoli, Roma e Milan. 
Questa graduatoria così deludente per noi deriva però anche dal calendario, che finora ci ha riservato in casa partite non troppo importanti come Udinese, Chievo, Catania e Fiorentina. Quando all'Olimpico arriveranno i grossi calibri, Juventus, Milan, Inter, Napoli e naturalmente la Roma, certamente la media del pubblico biancoceleste si alzerà, ed anche in misura notevole.
Un'altra componente importante sono gli abbonamenti, e la Lazio ne conta 20 mila, dunque solo 8 mila sono stati finora gli spettatori "pronta cassa" dei nostri incontri interni. E si deve considerare anche la classifica-punti, che ci vede al medesimo modesto settimo posto, lo stesso con  cui abbiamo chiuso la graduatoria dello scorso campionato. Se il rendimento della squadra crescerà, come tutti si augurano e prevedono, la Lazio potrà risalire davvero alla posizione che le compete, che è quella del quarto posto.

sabato 12 ottobre 2013

Lotito chiede dieci milioni al Velez per Zarate

Claudio Lotito non si arrende. Di fronte alla buona ripresa di Mauro Zarate nelle file del Velez Sarsfield, ha chiesto alla società argentina e direttamente al giocatore una contropartita di dieci milioni come risarcimento del danno subito per la rottura del contratto. Ma giocatore e società argentina addebitano proprio a Lotito la responsabilità della rottura, per cui il giudizio della Federazione Internazionale è chiamato a dare un parere definitivo.

Azioni della Lazio: boom in borsa

Nella giornata di ieri, venerdì 11 ottobre, le azioni della S.S. Lazio in borsa hanno avuto una forte impennata, salendo del 19,62 per cento. Il prezzo unitario delle azione della Lazio è salito a quota 0,50, e nell'ultimo semestre la sua ascesa è stata continua. Segno di buona conduzione societaria, stimata dagli azionisti.

La collana verde: 12. Una grande abilità

Roberto, il fabbro ferraio, era stupito per la bravura e il mestiere dimostrati subito da Damiano. Guardava con meraviglia quel ferro uscire dalle sue mani forgiato a regola  d'arte, e si rese conto che ben presto il suo aiutante sarebbe stato migliore di lui.
 - Quanti anni hai, Damiano? - gli chiese: - E' molto che hai familiarità con questo mestiere? -
- Non molti anni: però mi viene spontaneo lavorare il ferro col fuoco -
- Da quale paese vieni? Non riesco a capire le tue origini dall'inflessione della tua voce -
- Sono vissuto molto tempo all'estero, ma le mie radici sono meridionali. Sono nato in Abruzzo, dietro queste montagne -
- Bene. Per dormire puoi adattarti qui dietro, c'è una vecchia stanza disabitata, e c'è anche un piccolo orto, se ti piace coltivare la terra -
- A meraviglia. La campagna mi piace molto, i miei genitori erano contadini -
Quando fu sera e i due si sentirono stanchi per il pesante lavoro, Roberto prese una grande chiave di ferro e disse a Damiano : - Vieni, ti mostro la stanza dove puoi dormire. Ci viveva un mio vecchio zio che è morto due anni fa: c'è ancora il letto intatto -
Entrarono nella stanza che sapeva un po' di muffa e di umidità. Roberto spalancò una finestra che dava su un giardino e su un piccolo orto, e la stanza subito riprese vita.
- C'è un po' di polvere, ma puoi pulire e viverci a tuo agio. Lenzuola e coperte sono pulite, comunque puoi metterle un po' all'aria, se vuoi. Puoi usare questo armadio, anche se vedo che non hai abiti di ricambio. Posso darti qualche mio vecchio vestito, per il momento -

Anagni: notte del Rosso Cesanese

Stasera, sabato 12 ottobre, ad Anagni sarà la "Notte del Rosso Cesanese", con artisti di strada, spettacoli, musiche dal vivo, arte, moda e danza, mostre e visite guidate.
E' la quarta edizione del Rosso Cesanese, un vino che ha ormai raggiunto notorietà internazionale.
Dalle 18 alle 24, le strade e le piazze del magnifico centro storico di Anagni saranno animate da una serie di manifestazioni. Una mostra estemporanea di pittura a cura di Natascia Stirpe. Mostra di abiti di epoca bonifaciana. Mercato dei Sapori. Mostra fotografica "La via dei fiori". Concerto della Brassotti Band. Spettacolo teatrale, ed altre imperdibili opportunità.

La Lazio cerca l'erede di Klose: è Bafétimbi Gomis?

Klose ce lo teniamo stretto per altri due anni: nessuno può essere utile alla Lazio quanto lui. Ma nello stesso tempo la società biancoceleste sa di dover trovare un erede di Klose da qui a uno o due anni, che possa coabitare con lui e preparare gradualmente la successione.
Naturalmente deve essere uno forte, fortissimo, e la Lazio si sta guardando intorno fra i grandi attaccanti in scadenza di contratto. E tra questi spicca il nazionale di Francia Bafétimbi Gomis, che milita nel Lione, ha 28 anni (6 agosto 1985), è alto 1.89 e pesa 80 chilogrammi.
Gomis, origine segnalese, treccioline nere al vento, un fisico possente, ha giocato dieci volte nella nazionale di Francia segnando tre gol. Nella sua carriera tra S. Etienne, Troyes e Lione ha disputato qualcosa come 307 partite, segnando 99 reti. Con il Lione ha disputato più volte la Champions League, ed è uno dei sette giocatori che hanno segnato quattro reti in una sola partita di Champions.
Ci sono insomma tutte le caratteristiche serie per farne un candidato alla maglia della Lazio. La sua quotazione economica si aggira sui dieci milioni di euro, quanto Yilmaz, ma forse con una caratteristica di maggiore continuità.
Alle sue prestazioni pare che siano interessate, oltre alla Lazio, anche l'Olympic di Marsiglia e la Roma, a sua volta alla ricerca di un forte centravanti che raccolga l'eredità del puntiglioso Osvaldo, costretto a lasciare la squadra per incompatibilità con l'ambiente, ma con forte rimpianto dei tifosi giallorossi. La Roma, per Gomis, potrebbe essere una rivale pericolosa per la Lazio, che intenderebbe portare a Formello il forte attaccante francese per il prossimo campionato.

venerdì 11 ottobre 2013

S. Oreste (Roma): una via dedicata a Pinocchio

Il Comune di S. Oreste (Roma) ha dedicato a Pinocchio il tratto di strada del paese dove il Gatto e la Volpe incontrarono Pinocchio nello sceneggiato di Luigi Comencini.
Lo sceneggiato risale al 1972, ed ebbe una media di oltre 21 milioni di spettatori a puntata. Tutto il celebre lungometraggio  fu girato in questa zona al confine tra le province di Roma e di Viterbo.
Il Comune di S. Oreste, in ricordo di quei giorni memorabili, ha così deciso di intitolare quella strada "Via Il Pinocchio di Comencini".
La cerimonia avverrà presso il Museo Naturalistico al palazzo Caccia Canali, alla presenza del sindaco Sergio Menichelli. Saranno presenti anche Andrea Balestri, il monello pisano che interpretò Pinocchio, e i figli di Franco e Ciccio, indimenticabili interpreti del Gatto e della Volpe.

Floccari in forma: doppietta all'Aprilia.Gran gol di Keita

Ieri Petkovic ha approfittato dell'assenza degli undici nazionali per alcune importanti sperimentazioni nell'amichevole contro l'Aprilia, squadra di Lega Pro 2. Osservati speciali Novaretti, Vinicius, Ledesma, Floccari e Keita.
Petkovic ha applicato nei due tempi il modulo 4-3-3, dunque con un tridentre offensivo, cosa molto insolita nei suoi schieramenti. Nel primo tempo si è visto il trio Perea-Floccari-Keita, e la risposta è stata abbastanza interessante. L'Aprilia si è dimostrata squadra svelta e intraprendente, ed ha opposto una buona resistenza ai laziali, perdendo di una sola incollatura per 3-2. Ma Floccari ha risposto benissimo sul piano personale, con una nuova doppietta, il primo gol di forza e il secondo di astuzia, con un intelligente pallonetto. La terza rete ha visto una nuova prodezza del giovanissimo Keita, i cui gol sono sempre pregevoli: stavolta con una staffilata da 25 metri. Le reti di Keita da grande distanza cominciano a diventare una specialità del ragazzo ex Barcellona.
Novaretti e Viniciuus sono quasi pronti, e dunque la crisi difensiva per la lunga serie d'infortuni dovrebbe essere avviata alla conclusione. Anche Dias e Ledesma sono apparsi in buone condizioni, e su di loro Petkovic potrà contare già dalla trasferta di Bergamo.
Nella ripresa si sono visti in campo anche Cavanda, Elez e i giovani Filippini e Serpieri, che con Pollace visto nel primo tempo rappresentano il meglio della difesa della Primavera, su cui Petkovic tiene concentrata l'attenzione per il futuro.

giovedì 10 ottobre 2013

Luca Crecco a rete contro il Liechtenstein

Primo gol azzurro di Luca Crecco nella Nazionale Under 19 contro il Liechtenstein, finita per 5-0. Crecco ha giocato dal primo minuto ed ha segnato direttamente su calcio di punizione al 21'. L'incontro è valevole come eliminatoria in vista degli europei di categoria.
Luca Crecco, centrocampista titolare della Primavera biancoceleste, viene seguito con interesse da Petkovic, ed è stato convocato più volte con la prima squadra.

La Lazio più giovane

STRAKOSHA 18
CAVANDA22 ELEZ19 VINICIUS20 PEREIRINHA 25
ONAZI 20  ANTIC 19  FELIPE ANDERSON 20
TOUNKARA17  PEREA 20  KEITA 18
Età media: meno di 20 anni.
Avete notato? Non c'è neanche un italiano!

La collana verde: 11. Damiano trova lavoro

Rosetta aveva portato anche un po' di pane per l'uomo, perché potesse sfamarsi. Damiano aveva cercato intorno delle more e altre bacche, aveva trovato anche delle vecchie castagne e qualche mela selvatica, e si era dissetato alla sorgente. Dormì sul giaciglio di foglie su cui alcune ore prima aveva adagiato anche la bambina.
Il giorno dopo, mentre Rosetta tornava al pascolo con il suo piccolo gregge, l'uomo si spinse coraggiosamente a valle, e si diresse verso il paese di Castello di Monte. La gente lo guardava senza sorprendersi, perché sembrava uno di loro. Aveva un'aria dimessa e umile, e cominciò a chiedere intorno se qualcuno avesse del lavoro da offrirgli.
- Che cosa sai fare? - gli chiedevano.
- Ma...potrei fare il maniscalco, ferrare gli asini e i cavalli, potrei lavorare il ferro...-
Lo indirizzarono presso il fabbro ferraio, proprio all'uscita del paese.
- In effetti - disse il fabbro, un uomo robusto sui cinquant'anni - potresti essermi utile, ho del lavoro arretrato e il da fare non manca. Hai già lavorato in una fucina? -
- Il fuoco è il mio mestiere - disse laconico Damiano.
- Ebbene, puoi cominciare. Preparami del ferro battuto, poiché sto realizzando una cancellata. Non posso offrirti molto in cambio: cibo, alloggio qui dietro alla fucina, e quel po' di spiccioli che ti servono per le piccole necessità immediate. Poi si vedrà di migliorare -
- Grazie. Qual è il tuo  nome? -
- Roberto.
- Io Damiano. 
Si strinsero la mano, e il nuovo arrivato cominciò a lavorare con una certa abilità, come fosse stato da sempre il suo mestiere.

Ferentino: i campanili della città

Sabato 12 ottobre, alle ore 10.30, nel salone del palazzo Martino Filetico di Ferentino, sarà presentata il volume "Le campane e i campanili di Ferentino nella storia della città", opera di Giuseppe D'Onorio.
Giuseppe D'Onorio, sindaco di Veroli, in passato ha già presentato un bel libro,  "Campane e campanili di Veroli", ed ora ha voluto richiamare alla memoria la storia di un'altra nobile città della Ciociaria, estremamente interessante, attraverso le vicende di ben 75 campane cittadine.
Il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, si congratula vivamente con il suo collega scrittore.

Candreva rinnova per la Lazio fino al 2018

Finalmente Candreva è interamente laziale, ed ha firmato il rinnovo del contratto con la società biancoceleste fino al 2018. Resta da riscattare l'ultima comproprietà con l'Udinese per un milione e 700 mila euro, ma la Lazio si è impegnata ufficialemnte a contrattare con i friulani l'ultima formalità per il definitivo passaggio di Antonio Candreva alla Lazio. 
Un acquisto che è costato tempo, fatica e denaro, ma molto meno denaro del valore  reale del giocatore. Candreva  è laziale da un anno e mezzo, e nei due ultimi campionati ha giocato la bellezza di 75 partite, segnando 15 gol uno più bello dell'altro. 
Candreva nello steso periodo si è rilanciato anche in nazionale, disputando ben 14 partite con la maglia azzurra, ormai titolare fisso e con alto rendimento, che ha convinto Prandelli a promuoverlo titolare di un trio offensivo davvero formidabile: Candreva-Balotelli-Pepito Rossi, uno dei più interessanti della storia della nazionale azzurra, con due stoccatori e un grande preparatore di gioco che è appunto il nostro Antonio Candreva. Un acquisto che la Lazio ha compiuto a piccole rate, ma che ha dato un risultato davvero meraviglioso: Candreva, infatti, si può considerare l'innesto più indovinato delle ultime cinque stagioni, con un redimento costante e ad altissimo livello, ormai anche in campo internazionale. Lo ammireremo in questa settimana d'impegni della squadra azzurra, dato che Prandelli punta ad occhi chiusi su di lui per la sua notevole e interessante cifra di gioco: i suoi assist per le punte azzurre sono diventati proverbiali.